Il Giappone ci manda De Amicis

Il Giappone ci manda De Amicis Dopo «Gengis Khan» vedremo «Dagli Appennini alle Ande» Il Giappone ci manda De Amicis Da ieri sera è arrivato sulla rete 2 Gengis Khan, la leggenda del lupo azzurro, un film tv kolossal in sei puntate prodotto e diretto dai giapponesi che sono andati a girarlo nella Cina popolare tra le pianure della Mongolia e lungo la Grande Muraglia: ritratto del mitico conquistatore che, vissuto tra il 1167 e il 1227, seppe costruire e genialmente organizzare, dopo guerre fulminee e furibonde stragi, un immenso impero asiatico i cui splendori, più tardi, dovevano sbalordire Marco Polo. E' un gioco d'anticipo della rete 2 che scatena Gengis Khan per precedere il super-miliardario Marco Polo della rete 1 pure girato in Cina? Ma questo, assicurano, è un kolossal che costa poco, come di regola tutti i prodotti tv nipponici. La prima puntata è apparsa non più che corretta, di recitazione teatrale e di inclinazioni didascaliche: ma si garantisce che in futuro ci saranno grandiose, memorabili sequenze di battaglie e di macelli. Intanto l'industria giapponese continua a colpire nel settore cartoons, non rispar¬ miando nessuno. Dopo Stevenson, tocca a Edmondo De Amicis: da domani pomeriggio parte Dagli Appennini alle Ande, in cinquantadue puntate contrassegnate dal solito disegno rozzo e sommario: è il famoso racconto di Cuore con il ragazzino che da Genova va a cercare la madre in Argentina. L'intreccio è sembrato troppo scarno, poco movimentato e non sufficientemente patetico (!) per cui nel cartoon è stato rimanipolato, gonfiato e imbottito di nuovi personaggi. Cosa direbbe De Amicis?

Persone citate: De Amicis, Edmondo De Amicis, Gengis Khan, Stevenson

Luoghi citati: Argentina, Cina, Genova, Giappone, Mongolia