«Nuclei comunisti» delitti e cattura

«Nuclei comunisti» delitti e cattura Chi sono i 25 arrestati in Piemonte «Nuclei comunisti» delitti e cattura TORINO — Con una operazione combinata, carabinieri e Dìgos di Torino, Alessandria e Bologna hanno completamente smantellato i «Nuclei comunisti territoriali», una organizzazione eversiva balzata alla ribalta fra il '78 e l'80 con una lunga serie di attentati, culminati con il sanguinoso assalto alla Framtek di Settimo Torinese, in cui venne ucciso il sorvegliante Carlo Ala. Venticinque persone sono state arrestate. Chi erano. I «Nuclei comunisti territoriali» fanno la loro prima comparsa sulla scena del terrorismo il 21 dicembre '78 con l'assalto alla sede dell'Unione piccoli proprietari immobiliari a Torino. Tornano in azione nel gennaio '79 quando un gruppo di terroristi fa irruzione negli uffici dell'agenzia «Immobiliare» di corso Galileo Ferraris. La notte del 20 aprile, poco dopo l'uscita degli operai del primo turno, i «nuclei» attaccano il reparto «selleria» della Lancia di Chivasso. Con una miccia a lenta combustione incendiano alcuni capannoni. Pochi giorni dopo vengono compiuti attentati a sezioni de, a sedi di circoli di quartiere, a concessionarie automobilistiche. Poi i «Nuclei comunisti territoriali» firmano due incendi contro gli alloggi del capo del personale della Pininfarina e di quello dell'officina meccanica di Mirafiori. L'ultima impresa è del 31 gennaio '80: otto terroristi assaltano la Framtek di Settimo tentando di incendiare con bombe molotov la centralina del metano. Sul loro cammino incontrano due guardie notturne: Carlo Ala viene raggiunto da otto colpi alle gambe e muore dissanguato. La scomparsa. I «Nuclei comunisti territoriali» a questo punto scompaiono: gravi dissidi interni, probabilmente conseguenti al tragico epilogo dell'assalto di Settimo, creano lacerazioni nel gruppo. Alcuni abbandonano la lotta armata, altri confluiscono fra gli esponenti di Prima linea: fra questi anche Guglielmo Prato, di Settimo Torinese, arrestato due settimane fa dai carabinieri nella zona di Tuscania dopo l'assalto alla sede del Monte dei Paschi a Siena. Gli arresti. Nel corso delle indagini successive alla cattura di tre esponenti dei «Nuclei», nel novembre '79, a Saluzzo, gli investigatori riescono, per gradi, a tracciare un perfetto organigramma del gruppo eversivo. Quindici giorni fa scattano gli arresti. La Digos cattura Luigi Fabbri, 27 anni, di Gassino, insegnante elementare; Danilo Mihalic, 24 anni, di Torino; Eolo Fontanesi, 33 anni, domiciliato a Bologna; Giorgio Faraggiana, 35 anni, ingegnere, assistente universitario al Politecnico di Torino, e la moglie separata Laura Cialente. 32 anni, insegnante; Clara Sassi 24 anni, di Villarbasse; Massimo Veggia 23 anni, di Collegno, operaio; Daniele Buso. 22 anni, di Moncalieri, operaio; Carlo Rubilotto detto «mentelucida», 28 anni, dipendente della Provincia a Torino; Aldo Vieceli, 26 anni, operaio; Massimo Brugnolo, 34 anni, insegnante in una scuola media torinese e sindacalista della Cgil-scuola; Massimo Marongiu, 23 anni, torinese, cameriere; Maria Luisa Serra, 23 anni, torinese. I carabinieri hanno invece arrestato Carlo Ghiotti, 24 anni, di Settimo Torinese. 1 operaio; Roberto Zaninetti, 23 anni, e la convivente Maria Grazia Spina. 22 anni, presi a San Benigno Canavese; Massimo Ferro. 22 anni, di Rivoli, operaio; Andrea Aleandri. 21. 21 anni, torinese, studente; Michele Boccino. 46 anni, di Chivasso. falegname; Ulisse Palumbo. 32 anni, di Bussoleno: Patrizia Beltrami, 20 anni, di Torino, studentessa: Gennaro Conte. 28 anni, torinese, operaio; Patrizia GiaI noglio. 22 anni di Torino, studentessa: Renato Poncina. 32 ■ anni, di Settimo Torinese, imI bianchino: Remo Ricciotti. 21 . anni, di Torino. Per tutti l'accusa è di partej cipazione a banda armata