Comperare? di Mario Ciriello

Comperare? Comperare? Anche noi abbiamo varcato i portali di 17 Charterhouse Street: e nessuno ha cercato di minimizzare la vastità della crisi. Lo scorso anno, la Central Selling Organization ha visto calare le sue vendite di diamanti di ben il 46 per cento, e la caduta continua. E' una bufera costosa per la De Beers, che con le sue immense risorse può però attendere momenti migliori: altri ci hanno già rimesso le penne, soprattutto nei centri di taglio, soprattutto in Israele. Non sono le uniche preoccupazioni. La Cso ha perso l'esclusiva della produzione zairese, la più copiosa del, mondo, anche se in maggioranza per uso industriale; e teme che l'Australia non le affidi la futura produzione delle miniere Ashton. Allora, comprare o non comprare diamanti? La De Beers offre il vecchio consiglio: «SI, comprare, ma non per investire, bensì per possedere una stilla purissima di bellezza, che con gli anni, dieci venti, una vita, non perderà valore». Sono le considerazioni che hanno sempre influenzato la condotta dei più, il che spiega perché, anche in questo ansioso periodo, i gioiellieri soffrano meno dei grossisti e dei produttori. Rhodes, che nonostante la sua notoria misoginia era un acuto osservatore delle cose umane, sosteneva: «Fino a quando uomini e donne continueranno a innamorarsi, il mercato del diamante non avrà nulla da temere». Soltanto in questo senso, i diamanti, come dice Fleming, sono veramente forever, per sempre. Mario Ciriello

Persone citate: Beers, Fleming, Rhodes, Selling

Luoghi citati: Australia, Israele