Retata contro la camorra 44 arresti nel Napoletano di Adriaco Luise

Refata contro la camorra 44 arresti nel Napoletano Nei comuni della fascia vesuviana, teatro di molti delitti Refata contro la camorra 44 arresti nel Napoletano Le forze dell'ordine hanno anche denunciato cento persone - Ventitré sono attivamente ricercate - Fra loro c'è pure la sorella di Raffaele Cutqlo, il «professore» Altre sei esecuzioni nel corso delle ultime ventiquattr'ore NAPOLI — Una vasta operazione anticamorra è stata condotta nelle ultime quarantotto ore da carabinieri e da funzionari della squadra mobile con un ingente spiegamento di uomini e di mezzi. Teatro dell'azione i comuni della fascia vesuviana, dell'hinterland partenopeo. L'operazione ha avuto due fasi distinte: la prima ha preso il via dalle indagini svolte dai carabinieri su una quindicina di omicidi avvenuti in citta e «<n comuni dell'hinterland ca pano; la seconda da un ponderoso rapporto inviato dal dirigente della squadra mobile alla procura del tribunale, dopo il «blitz» del 9 settembre dello scorso anno, quando nella villa di Cutolo, ad Ottaviano, venne sorpreso un «summit» di camorristi e furono sequestrate armi e una copiosa documentazione di assegni, lettere di detenuti, libri contabili, validi a confermare le dimensioni di un'associazione per delinquere con una struttura di mutuo soccorso tra gli affiliati alla banda. Complessivamente oltre 100 sono le persone colpite dai provvedimenti giudiziari, accusate di associazione per delinquere a sfondo camorristico. Quarantaquattro, tra cui tre donne, Franca e Maria Aulctta e Carmela Tarallo, sono finiti in carcere; altri quaranta già si trovano rinchiusi in istituti di pena; ventitré soltanto sono riusciti a sottrarsi alla cattura, e tra queste la sorella del boss della nuova camorra. Rosetta Cutolo. L'operazione, portata a termine dai carabinieri, si riferiva in modo particolare ad una fase delle indagini svolte e già in corso di istruttoria per quindici omicidi scaturiti da regolamenti di conti tra bande rivali. In modo particolare l'attenzione dei carabinieri si è centrata sui comuni di Barra, Ponticelli, Cercola, Caivano dove sono avvenuti una serie di omicidi: killers e man¬ danti sono stati individuati. Più complesso il piano anticrimine della squadra mobile, che negli ultimi mesi ha lavorato per mettere in luce la struttura dell'organizzazione camorristica, con le sue pericolose ramificazioni. Si è trattato di dare un riscontro obiettivo su quanto venne sequestrato nell'abitazione del boss Cutolo, sul vorticoso giro di milioni, frutto di estorsioni e traffici illeciti, e destinati poi a sostenere le famiglie dei detenuti, gli ex carcerati, ad alimentare un rapporto di soccorso e soggezione verso il capo della nuova camorra. Altri anelli alla lunga catena di omicidi. Nelle ultime ventiquattr'ore sono state uc- cise sei persone, 42 dall'inizio dell'anno. A Miano a colpi di mitra e pistola sono stati assassinati Gaetano Ciccatiello, 31 anni, e Giovanni Caccavallo, 20. Il duplice delitto è stato rivendicato da un sedicente comitato anti-Cutolo: « Abbiamo giustiziato due boss delle carceri, faranno la stessa fine tutti coloro che hanno preso parte ai fatti del 23 novembre scorso^. La telefonata anonima fatta dall'agenzia Ansa si riferiva alla sera del terremoto quando nell'istituto di pena napoletano furono assassinati tre detenuti. Ucciso a Pompei un avversario di Cutolo, Antonio Porpora, 27 anni; a Casavatore Luigi Coppola, 38 anni è stato freddato mentre era fermo in auto a un semaforo. A Portici, un comune alle porte di Napoli, Stefano Raia, 46 anni, è morto sotto una raffica di P38, a Sant'Antimo infine, Gaetano Maiello, 26 anni, è stato trovato ucciso nella sua auto. Adriaco Luise

Luoghi citati: Casavatore, Napoli, Ottaviano, Pompei, Portici, Sant'antimo