L'ing. Taliercio fu tenuto prigioniero in una baracca per terremotati friulani

L'ing. Taliercio fu tenuto prigioniero in una baracca per terremotati friulani A Tarcento, in provincia di Udine; arrestati un operaio e la sua convivente L'ing. Taliercio fu tenuto prigioniero in una baracca per terremotati friulani DAL MOSTRO CORRISPONDENTE VENEZIA — «Il grosso è fatto, ora ci resta da completare l'opera». Nel commissariato di via Carossa a Mestre — trasformato in questi giorni in una sorta di fortino — si respira aria di ottimismo. Dalla mattina in cui Dozier fu liberato — giovedì scorso, a Padova — decine di persone hanno varcato la porta di questa palazzina a due piani, per essere ascoltate dai funzionari di polizia e dai magistrati che, quasi senza interruzione, si danno il cambio negl'interrogatori. Si parla delle azioni più clamorose delle Brigate rosse venete — gli omicidi del dirigente Montedison Silvio Gori e del commissario Albanese, il rapimento e l'uccisione del direttore del Petrolchimico, Giù seppe Taliercio — e, anche di moltissimi «attentatini», pestaggi, lanci di bombe incendiarie, compiuti nel Veneziano. A Treviso è stato arrestato il personaggio forse più di spicco in questa fase delle indagini: Maria Giovanna Massa, «Marisa», 25 anni, già convivente di Patrizio Peci, proveniente dalla colonna genovese delle Brigate rosse. La polizia ha bloccato Maria Giovanna Massa in un appartamento alla periferia di Treviso, dove la giovane viveva con un «insospettabile». Roberto Vezzà, un ragioniere suo coetaneo. I due sono stati accompagnati a Venezia assieme a un'altra donna, catturata sempre a Treviso: Alberta Biliato, 35 anni, operaia in una fabbrica di serramenti. All'azione della polizia si aggiunge quella dei carabinieri: l'arresto di Anna Maria Sudati — accusata di appartenere alla «Ludmann» —, avvenuto alla vigilia della liberazione di Dozier; il fermo, nel Municipio di Venezia, di un dipendente comunale, Sandro Galletta, iscritto al partito comunista italiano sino allo scorso anno. Da Dozier a Taliercio: nel1 l'Udinese, nella cittadina ter| remotata di Tarcento, due ; persone — l'operaio bergamaI sco Claudio Roberti, di 25 ani ni, e la sua amica, Rosanna Renzi, di Roma — sono state arrestate. A casa loro — ma la polizia non conferma — forse era stato rinchiuso il direttore del Petrolchimico. Sempre in provincia di Udine, a Codroipo, quattro amici di Cesare Di Lenardo — uno dei «carcerieri» del generale americano — erano stati bloccati alla fine della setti: >ma scorsa. Tra loro, Luigina Berti, 24 anni, molto legata ad Emilia Libera. La Beiti lavorava come infermiera generica al terzo piano della Casa di salute dell'ospedale civile di Udine. Li, nei mesi scorsi, era ricoverato il sottosegretario alla Difesa, Martino Scova cricchi; la giovane aveva di mostrato un interesse «vivissimo» agli orari della scorta dei carabinieri, ai turni di guardia, alle armi in dotazione e ai problemi di servizio dei militi che proteggevano l'uomo politico. Sono informazioni, raccolte, forse, ir pre1 isione di un'azione U;rr j. .stica. g.b.