Rivelati i prodigiosi segreti di chi sa calcolare a mente

Rivelati i prodigiosi segreti di chi sa calcolare a mente Rivelati i prodigiosi segreti di chi sa calcolare a mente Dal Settecento in poi gli assi del calcolo hanno stupefatto la gente che ha affollato anche i teatri per vederli. La scienza non ha mai saputo spiegare come certi analfabeti potessero risolvere perfettamente così in fretta operazioni con nove cifre IL più celebre calcolatore prodigio è stato un piemontese, Giacomo Inaudi che, persa la madre, ancora giovanissimo, si trasferì, nel 1878. in Francia. Cassiere di un caffé marsigliese, diventò ben presto celebre per la sua facilità nel far di conto e passò dal caffé al teatro, proseguendo a livello internazionale la sua prestigiosa carriera, al termine della quale si ritirò alla periferia di Parigi dove mori nel 1950. Già nel Settecento alcuni calcolatori prodigio raggiunsero una certa notorietà, come Tom Fuller, uno schiavo negro portato in Virginia all'età di 17 anni, o Jedediah Buxton, contadino inglese. Entrambi analfabeti, strabiliarono i contemporanei con i loro virtuosismi di calcolo. E analfabeta era anche Mangiamale. un ragazzo cieco di 10 anni, siciliano, portato a Parigi nel 1837 per essere esaminato dai membri dell'Académie des Sciences. Il primo calcolatore «da teatro* è stato, forse. Zerah Colburn, un americano celebre anche per avere mani e piedi con sei dita, invece di cinque. Colburn, in Inghilterra, nel 1818. a quattordici anni, si trovò di fronte, in una storica sfida, un altro celebre calcolatore prodigio, un ragazzo inglese di dodici anni, George Parker Bidder. A vincere la sfida, secondo i resoconti americani, fu Col¬ burn, mentre secondo gli inglesi fu Bidder. I matematici sono, per tradizione, dei pessimi calcolatori che si perdono anche nel più banale conto della spesa. Tra le eccezioni citiamo Gauss che si vantava di aver imparato a far di conto all'età di tre anni, prima ancora di saper parlare, Von Neumann che strabiliava i colleghi di Los Alamos per la sua rapidità nei calcoli a mente, Alexander C. Aitken. nato in Nuova Zelanda nel 1895 e professore di matematica all'Università di Edimburgo. William Klein che lavora al Centro Europeo di Ricerche Nucleari di Ginevra, è considerato uno dei più grandi calcolatori viventi ed è stato uno degli ultimi ad esibirsi in fortunate tournées teatrali. Quali sono i segreti dei calcolatori prodigio? E' difficile scoprirli, perché ogni calcolatore usa un metodo diverso, personale, che è sempre molto restio a rivelare. Lo aiutano, ovviamente, anche particolari capacità, intuitive e una memoria, fuori dal comune, di tipo visivo o uditivo. Sono noti comunque diversi metodi e molti trucchi usati dal calcolatore professionista per semplificare i vari procedimenti e strabiliare il pubblico. Limitiamoci a qualche osservazione sulle quattro operazioni. In generale, converrà scomporre ogni operazione I. 35*42. 3 5 11.516x234. 5V 1 ■ss 7 1 0 1 7 3 2 3 2 2 2_± 1 2 0 7 4 4 unità che rappresentano. Usando questa tecnica, qualsiasi ragazzo, con un po' di esercizio, potrà risolvere a mente moltiplicazioni con numeri di almeno due o tre cifre. Ed ecco infine un trucco usato dai professionisti per moltiplicare fra loro due numeri di nove cifre. Il primo numero è fisso, e dovrà essere fornito da un compare o dallo stesso calcolatore: 142.857.143. Il risultato della moltiplicazione di questo numero «magico» per un altro numero qualsiasi, sempre di nove cifre, si ottiene scrivendo due volte, di seguito, il secondo numero <e dividendo per 7 il nuimero cosi ottenuto. Sia, ad esempio, 452.321.156 il numero da moltiplicare per 142.857.143. Il prodotto è il 'risultato dalla divisione di 452.321.156.452.321.156 per 7. cioè 64.617.308.064.617.301. Federico Peiretti Per superne di più. R. Taton — Le caletti meritai, Parigi. 1953 — J. Regnault — Les calculateurs prodiges. Parigi. 1943 — R. Tocquet — Devena un crack en caletti mental — Parigi 1967 — F. Barlow. Mental prodigies — Philosophical Library. 1952 — M. Gardner — Carnevale matematico — pp. 56-73 Bologna, 1977 — J.P. Alem — Nouveaux jettx de l'esprit et divertiisements mathématiques — pp. 156-168 Parigi. 1981.