La chitarra è regina ogni anno 300mila nuovi sudditi

La chitarra è regina ogni anno La chitarra è regina ogni anno 300mila nuovi sudditi POCO ingombrante, leggera, disponibile in ogni luogo ed occasione, la chitarra è uno strumento popolare che riscuote simpatie soprattutto fra i giovani. Lo conferma l'immediato successo ottenuto dal Corso di chitarra in fascicoli e cassette, che la Fabbri distribuisce in edicola dalla scorsa settimana. E' già esaurita la prima tiratura di 200 mila copie: si è venduto principalmente fra le giovani generazioni, più al Sud che al Nord, più a Roma che in altre citta. L'opera è composta di sessanta fascicoli (2500 lire l'uno) con esercizi per la chitarra acustica e per quella elettrica e venti mu- sicassette contenenti ognuna tre lezioni dal vivo. Studiato da Mario Gangi e Franco Cerri, per chi vuole iniziare, il corso non fornisce solo tabulati e schemi, ma anche spartiti di musiche o canzoni famose, articoli. Il favore incontrato da questa iniziativa è un ulteriore segno di quella fame di musica che da anni sta crescendo nel pubblico italiano. E fra gli strumenti più amati, la chitarra è nettamente prima. «Noi vendiamo 50-60 mila chitarre all'anno e da un decennio la domanda è in costante aumento — affermano alla Meazzl, una delle grandi distributrici nel commercio degli strumenti musicali —. Secondi in ordine di preferenza sono gli strumenti a fiato, ma in quantità sensibilmente inferiore». La Federazione Italiana Strumenti Musicali ha condotto un'indagine sul mercato della musica in Italia. Risulta che sono 300 mila le chitarre vendute ogni anno: l'80 per cento acustiche e il 20 elettriche. Se ne vendono più al Nord (48,5 per cento) che al Sud (14,50) e al Centro (26.5) messi in insieme. Il 10,5 per cento va alle isole. Il trenta per cento di questo pubblico è compreso fra i 9 e i 20 anni, il sessanta per cento fra i 15 e i 24, il dieci oltre i 24 anni. Il prezzo di una chitarra varia dalle 50 mila lire ai due milioni necessari per uno strumento da concerto costruito su ordinazione. Per un principiante gli esperti consigliano di programmare una spesa fra le 80 e le 100 mila lire: garantisce uno strumento di valore, con apprezzabili qualità timbriche. Il mercato della chitarra in Italia ha un volume di affari di 30 miliardi l'anno, da spartire fra i produttori italiani (55 per cento) e gli importatori (45 per cento). Anche in questo campo i concorrenti maggiori dell'industria nazionale sono i Paesi asiatici (Filippine, Corea, Cina), in misura minore la Spagna. Le ragioni sono economiche, dovute al costo del lavoro: per questo tipo di lavorazione poco meccanizzata in Asia un operaio costa 4 lire al giorno, mentre un italiano percepisce 24 mila lire l'ora. «Noi abbiamo scelto la strada della qualità — rispondono alla Eleo, maggiore industria italiana del settore, con una produzione di 100 mila chitarre all'anno —. Selezioniamo con cura il legno e controlliamo ogni strumento in un moderno laboratorio elettronico per fornire costanti caratteristiche, perfette colorazioni di suono. Ma i costi sono sempre molto alti: per costruire trenta "Giuliani", il nostro modello di punta, abbiamo utilizzato tremila alberi. Per fortuna la domanda in Italia è altissima, le scuole non riescono ad accettare tutti gli allievi, le frotte di ragazzi con chitarre al braccio che s'incontrano a Milano e Roma certo non si vedono a Madrid-..

Persone citate: Franco Cerri, Giuliani, Mario Gangi