Martedì Piemonte fermo per occupazione e lavoro

Martedì Piemonte fermo per occupazione e lavoro Otto ore di sciopero proclamate dai sindacati confederali Martedì Piemonte fermo per occupazione e lavoro All'agitazione aderiscono industria, commercio, agricoltura, Stato, parastato, enti locali - Prevista una manifestazione in piazza San Carlo Martedì il Piemonte si ferma per lo sciopero di S ore proclamato da Cgil - Cisl - Uil a sostegno della vertenza su occupazione e lavoro. Sono interessate tutte le categorìe (industria, commercio, agricoltura. Stato, parastato, enti locali) anche se l'adesione avverrà con caratteristiche differenti. Al Consorzio Tra¬ sporti Torinesi i guidatori dei mezzi pubblici cominceranno il servizio alle 8, impiegati e operai si fermeranno al mattino, gli addetti ai depositi le ultime 4 ore; i treni viaggeranno regolarmente, soltanto il personale fisso si riunirà in assemblea; negli ospedali saranno garantiti i servizi essenziali; astensione di un'ora nelle scuole (Università esclusa) perché è già programmato uno sciopero nazionale di 8 ore per il giorno 5; i poligrafici si fermeranno per impedire 'uscita dei quotidiani martedì. Nel corso di una conferenza stampa, i tre segretari regionali Bertinotti (Cgil). Avonto (Cisl), Ferro (Uil), hanno ribadito che non si tratta di un fatto isolato, bensì dello 'sviluppo di un'iniziativa che vede l'impegno di tutti i lavoratori: Non è stato abbandonato «l'asse di solidarietà con il Mezzogiorno, perché il problema del Piemonte, dove sono in Cassa Integrazione o disoccupati oltre la metà dei lavoratori espulsi dai processi produttivi nel triangolo industriale, ha una drammatica risonanza nazionale». Dovremo lottare contro due fronti. Da una parte contro il padronato che, dimostrando preoccupazione per lo sciopero, esercita forti pressioni sui lavoratori per non farli partecipare, dall'altra contro il governo. Il ministro La Malfa ha messo in evidenza i mali del nostro territorio, eppure lo Stato è disposto a erogare fondi alle industrie per il prossimo triennio senza vincoli a difesa dei posti di lavoro, ma soltanto accelerando i finanziamenti». Come già in occasione della Marcia per il Lavoro, è stata organizzata un'imponente manifestazione in piazza San Carlo. Vi confluiranno cortei da piazza Sabotino, dalla «porta 5» della Mirafiori, da piazza Carducci e Crispi. Alle 10 è previsto un comizio di Sergio Garavini, segretario confederale. La Fismic-Sida aderisce allo sciopero ma, precisa, più che altro per 'sottolineare l'esigenza di un rilancio delle trattative». Si dissocia la Cisal che accusa: 'Questa azione sindacale ripropone i vecchi schemi conflittuali e di lotta di classe». Numerose forze sociali hanno diffuso in questi giorni volantini perché »nessuno rimanga indifferente alla giornata di lotta». Le Acli affermano: «/ credenti sono chiamati a testimoniare nel concreto su situazioni di ingiustizia. Lo sciopero generale diventa strumento fondamentale dei lavoratori per imporre un cambiamento radicale». I giovani comunisti rivolgono il loro appello in particolare a chi, come i lavoratori in Dassa Integrazione, è stato espulso dalla fabbrica o, come i giovani, ha scarse prospettive di trovare un posto di lavoro. Il partito comunista, inoltre, ha organizzato 5 giorni di mobilitazione (da domani a venerdì) per conoscere il 'futuro dello stabilimento Fiat Lingotto».

Persone citate: Avonto, Bertinotti, Crispi, Dassa, La Malfa, Sergio Garavini

Luoghi citati: Piemonte