L'importanza del radiologo di Ezio Minetto

L'uomo che legge nel corpo umano L'importanza del radiologo L'uomo che legge nel corpo umano A poco più di 100 anni dalla fondamentale scoperta di Roentgen, la radiologia, da preziosissima «documentatrice di diagnosi» è arrivata ad esser protagonista del più diretto «interventismo» diagnostico. L'evoluzione, negli ultimi decenni, è stata tra le più accelerate e concrete. Dall'epoca, più «statica», della «lastra» — ancor oggi insostituibile mezzo per svelare e documentare i segni, spesso nascosti, della malattia — si è passati alla più totale «fase dinamica» (angiograf ie di tutti i più vitali distretti vascolari, metodologie di «contrasto» all'interno di organi e visceri, metodiche «nucleari», «tomografia assiale computerizzata» sino all'oggi nascente «tomografia ad emissione di positroni»). Ed il radiologo è entrato da protagonista — o da •comprimario» con il chirurgo, con il gastroenterologo, con il nefrologo, con il neurologo, con il cardiologo — nel vivo della più interventistica e pacifica «aggressione» alla malattia, giusto là dove essa si nasconde. Con sottilissimi e quasi incruenti aghi esploratori, con impalpabili «sonde animate» e col più intelligente appoggio Ralta firme di sofisticate strumentazioni e di «echi-guida» e di «contrasti strategici» di visualizzazione, il radiologo arriva oggi — ne fa fede la splendida esperienza presentata all'Accademia di Medicina di Torino dal prof. O. Juliani e dai collaboratori della sua scuola (G. Gandini, C. Defilippi. M. Grosso e C. Fava) a penetrare, con atto che è diagnostico e operativo insieme, nel segreto delle vie biliari, nel vitale distretto renale, nell'apparentemente inaccessibile regno delle ostruzioni delle arterie maggiori e minori, nell'intimo di certe lesioni polmonari e nel «chiuso» di cisti e cavità». A permettere il viaggio — comandato da fuori — all'interno dell'organismo malato (sino alle coronarie, alla vena porta del fegato, alle arterie renali) c'è si «la sonda» — che è straordinario tecnologico mezzo operativo — ma soprattutto c'è nuova mentalità nell'approccio scientifico e pratico al malato. E' cosi che. con «puntura trans toracica» controllata si arriva a far diagnosi precise di certe lesioni polmonari e che, con quasi atraumatico ago spinto fin all'interno di vie biliari ostruite (in certi malati persistentemente itterici) si può ottenere sollievo dei sintomi (evacuazione biliare per «drenaggio esterno.) e poi il «salto» dell'ostacolo anatomico con l'introduzione di una microprotesi («drenaggio biliare in terno»). E' cosi che. in caso di temibili varici sanguinanti esofagee — quando il chirurgo ancora non possa, o non possa più intervenire — si può arri vare ad annullare il rischio tramite una speciale sonda che con elettiva iniezione lo cale (di farmaci o di speciali polimeri) «trombizza» le varici. Ed è cosi che, con la lunga sottile sonda di Gruntzig del l'«angioplastica transluminale percutanea» con palloncino gonfiabile, capace di livellare, al punto giusto, le placche arteriosclerotiche ostruenti (di arterie renali e di arterie degli arti inferiori) si può ottenere guarigione di ipertensioni arteriose reno-vascolari ridar efficienza a malati con arterie occluse alle gambe. Ezio Minetto

Persone citate: Defilippi, Gandini, Roentgen

Luoghi citati: Torino