L'accusa chiede 22 anni ma la corte lo assolve

L'accusa chiede 22 anni ma la corte lo assolve In assise il delitto di via Germanasca nell'estate del '76 L'accusa chiede 22 anni ma la corte lo assolve L'imputato doveva rispondere di concorso psicologico in omicidio - Secondo il p.m. avrebbe detto all'assassino (rimasto sconosciuto): «Pài, sbrigati» Giuseppe Marotta, 47 anni, accusato di concorso psicologico nell'omicidio di uno zingaro. Elada Stojanovic, ucciso da un colpo di pistola dopo una rissa nel bar «Pesca della trota» di via Germanasca nell'estate del '76, è stato assolto dalla terza corte d'assise (pres. Corradini, p.m. Fassio) per non aver commesso il fatto. Per l'imputato, che era difeso dagli avvocati Renzo Mazzola e Giorgio Merlone, il pubblico ministero aveva chiesto 22 anni di carcere. La disavventura giudiziaria di Giuseppe Marotta (quasi due anni di prigione mentre si dipanava l'istruttoria del giudice Oggè. poi la concessione della libertà provvisoria dietro versamento di una cauzione di 5 milioni per gravi moti- vi di salute) è complessa e ricca di episodi inconsueti. L'uomo che spara ed ammazza il nomade Stojanovic, di 19 anni, non viene mai identificato. I testimoni, tutti zingari, amici e parenti della vittima, accusano Marotta: Era insieme all'assassino, è stato lui ad incitarlo ad uccidere Elada. L'altro estrasse, durante la rissa che era scoppiata alla "Pesca della trota", una pistola, Marotta gli disse: "Dai, sbrigati, fallo fuori". E quello premette il grilletto». Giuseppe Marotta, che subito dopo la sparatoria fuggi e si consegnerà poi alla polizia, nega: «Afai detto quelle frasi, non c'entro con la fine di Stojanovic». Gli inquirenti non gli credono, lo rinviano a giudizio per concorso psicologico in omicidio (per aver cioè •rafforzato nel compagno misterioso il convincimento a sparare»). Tesi che, al processo, è ribadita dal p.m. e contro la quale si battono gli avvocati Mazzola e Merlone. Sostengono, i difensori, che le testimonianze sono discordanti; ricordano le tante stranezze di questa vicenda. • Come mai, ad esempio, gli amici di Stojanovic lasciarono passare molte ore prima di ricoverare il ferito?». Affermano: «Le accuse degli zingari sono traballanti. Chi ci assicura poi che siano vere e che invece non siano solo un cumulo di menzogne?». Sul banco degli imputati assieme al Marotta sedevano Salvatore Allegra. 42 anni, accusato di favoreggiamento, e il prof. Sergio Pettinati. 61 anni, accusato di falso ideologico. Secondo l'accusa. Pettinati aveva favorito illegalmente il ricovero di Marotta nel centro clinico delle Nuove. Allegra è stato condannato a 1 anno (il pubblico ministero ne aveva chiesti 2) e il medico, che era assistito dall'avv. Dal Piaz. è stato assolto perchè il fatto non costituisce reato. Il p.m. Fassio aveva invocato 1 anno e mezzo di reclusione. A La rapinatrice solitaria di Collegno ha fatto un'altra vittima. L'altro giorno si è passaggio sulla fatta dare un 127 di Franco Marcello, dipendente dell'Aeritalia. di 45 anni, abitante a Collegno, in via Castagnevizza 11. Dopo poche centinaia di metri, ha estratto dalla borsa una pistola ed ha costretto il Marcello a fermarsi: si è fatta consegnare tutto il denaro che aveva indosso — un milione e 200 mila lire e 10 cruzeiros brasiliani — poi gli ha intimato di scendere ed è fuggita con l'auto. 1t Forzate alcune sbarre di una finestra, i ladri sono penetrati in un magazzino di viale delle Pervinche 1. di proprietà del venditore ambulante Felice Naccarato, 33 anni, da San Pietro in Amantea (Cosenza), abitante in corso Molise 77/F e si sono impadroniti di capi di abbigliamentc per un valore di circa dieci milioni. Giuseppe Maratta, 47 anni

Luoghi citati: Collegno, Cosenza, San Pietro In Amantea