Lo scandalo petroli arriva a Mantova Inviate una ventina di «comunicazioni»

Lo scandalo petroli arriva « Mantova Inviate una ventina di «comunicazioni» Sarebbero state evase imposte per una decina di miliardi Lo scandalo petroli arriva « Mantova Inviate una ventina di «comunicazioni» Nel mirino degli inquirenti la Icip - I provvedimenti giudiziari riguarderebbero personaggi come il comandante del gruppo Guardie di Finanza di Mantova, Bruno Masselli (latitante all'estero) e Paolo Mantovani attuale presidente della Sampdoria MANTOVA — Le comunicazioni giudiziarie sono una ventina, alcune decine di miliardi di imposte evase con il contrabbando di petroli, una dozzina le perquisizioni in uffici e abitazioni. Tocca a Mantova e alla sua principale raffineria, la Icip (Industrie chimiche italiane del petrolio) giungere nel mirino degli inquirenti. Il sospetto è diventato certezza: il grosso impianto capace di lavorare due milioni e mezzo di tonnellate di greggio all'anno, è stato, soprattutto negli anni '77-80. uno dei punti caldi della colossale truffa costata all'erario migliaia di miliardi. I primi provvedimenti giudiziari coinvolgono personaggi di spicco: il comandante del gruppo Guardia di Finanza di Mantova, maggiore Nencioni. il responsabile dell'Utif (Ufficio tecnico imposte di fabbricazione) di Verona ing. Vieri Tati, i principali amministratori dell'Icip. Bruno Musselli (latitante all'estero), Paolo I Mantovani, attuale presidente della squadra di calcio Sampdoria, Mario Contini e Lorenzo Noli, noti attAtvgenovesi. Le altre comunica' zioni giudiziarie riguardano i capi del deposito. Casna. e della Raffineria. Rossi, oltre ad alcuni ispettori Utif e autisti. petrolieri I Tutti sono sospettati di aver promosso o coperto un traffico illecito di prodotti petroliferi per 60 milioni di chili. Alla scoperta dell'ennesima truffa gli inquirenti sono arrivati gradualmente, seguendo gli strani percorsi di benzina, benzinone e altri prodotti pilotati dal pluriricercato miliardario Bruno Musselli. Tutti i principali impianti petroliferi dell'imprenditore milanese (Costieri Alto Adriatico di Marghera. Bitumoil di Milano, Sipca di Torino) sono risultati il crocevia di un co- lossale giro di petrolio esen- tasse. Possibile — si sono chiesti magistrati e guardie di finanza — che la Icip. sempre di Musselli. ne fosse esente? L'esame di numerosi docu menti, le confessioni di testi e imputati sentiti in altre inchieste hanno confermato i sospetti. La Icip. negli anni d'oro del contrabbando, era diventata un passaggio d'obbligo per i prodotti in arrivo ed in partenza dalla Sipca. I sistemi per lucrare erano diversi: i prodotti lavorati per la chimica, con imposte ridottissime, venivano trasformati in benzina super; col gioco degli scarti e delle differenze di imposte si trasferivano da un'azienda all'altra enormi quan j tità di greggio che opportuna ! mente lavorato finiva nelle ! pompe dei distributori stra | dali. Per Musselli e soci erano ' miliardi e miliardi sottratti al fisco. -: Avrebbero potuto i pubblici I controllori (Finanza e Utif) i accorgersi del complicato gioco di bussolotti e stroncare il traffico illecito? O qualcuno icnpmndmroa a -' a 7 i preferiva chiudere gli occhi | I per patteggiate complicità? Si j sa di certo che il maggiore | y l i a a, Nencioni. da anni comandan te le Fiamme Gialle di Mantova. si è dimesso dall'incarico e dalla Finanza ritirandosi a vita privata. Un atto di prote-1 sta. dopo rinvio della comunicazione giudiziaria, o una sofferta decisione per meglio di- j fendersi da eventuali più precise accuse? Non è passato inosservato invece un summit di alti ufficiali delle Fiamme Gialle tenutosi nei giorni scorsi proprio a Mantova presenti i massimi responsabili della Finanza in Piemonte, Lombardia e Veneto oltre ad alcuni magistrati, come il dott. Mario Vaudano di Torino, che si occupano di inchieste sul contrabbando di petroli. Nell'occasione il generale Oliva, comandante dell'Ispettorato per l'Italia Settentrionale, ha garantito il massimo appoggio della Finanza nelle indagini in corso riaffermando l'impegno di colpire chi ha sbagliato e difendere gli onesti. L'inchiesta sull'Icip del dott. Pantaleone partirà dall'attività della raffineria e del deposito libero mantovano dal '74 all'80. Nel '74 l'impianto apparteneva alla multinazionale Total: gli inquirenti | hanrl0 fondati motivi per rite j nere che anche durante la ge | sti0ne Total il contrabbando 1 j prosperasse. I tre petrolieri Mantovani, Contini e Noli che hanno ricevuto la comunicazione giudiziaria sono stati denunciati l'anno scorso dal giudice Marchesiello di Genova nell'ambito dell'inchiesta sulla Pon- toU- G.J. Paglia