Reagan da Pertini e dal Papa Un asse privilegiato Roma-Usa

Reagan da Pertini e dal Papa Un asse privilegiato Roma-Usa Il 7 giugno il presidente americano sarà in Reagan da Pertini e dal Papa Un asse privilegiato Roma-Usa DALLA REDAZIONE DI NEW YORK NEW YORK — 117 giugno prossimo, proveniente da Parigi, dove parteciperà alla conferenza annuale dei Paesi più industrializzati, il presidente Reagan si recherà a Roma, in visita di Stato al presidente Pertini e al Pontefice. Due giorni più tardi, andrà probabilmente a Bruxelles per la riunione della Nato. La Casa Bianca ha dato l'annuncio ieri, 24 ore dopo la liberazione del generale Dozier a Padova. Pertini è atteso a Washington il 25 marzo per una permanenza di circa una settimana negli Stati Uniti che si concluderà a New York. La decisione di Reagan di recarsi a Roma sottolinea lo speciale rapporto che si sta creando tra gli Stati Uniti e l'Italia per una serie di eventi che vanno dall'assenso del nostro governo all'installazione degli euromissili all'esemplare azione delle nostre forze dell'ordine nel sequestro Dozier. ll presidente degli Stati Uniti finora ha visitato solo i due grandi Paesi vicini, Canada e Messico: quello in Italia è il suo primo viaggio per colloqui solo bilaterali, al di fuori dell'emisfero americano (la conferenza di Parigi è multilaterale). La decisione sottolinea anche l'intesa che si sta formando tra Reagan e il Papa. Al di là delle recenti polemiche sull'assenso di Giovanni Paolo II alle sanzioni Usa per la crisi polacca, resta il fatto che queste due grandi personalità sono unite da reciproca simpatia. Dai giorni degli attentati a cui scamparono entrambi miracolosamente, essi si sono tenuti in corrispondenza o in contatto telefonico. Le visite a Roma, per l'Italia e per il Vaticano, dei presidenti Usa costituiscono una tradizione a cui nessuno è venuto La liberazione del generale Dozier non ha influito sulla sostanza ma sul tempo del-l'annuncio. L'interesse di Wa¬ ! shington per la politica italia- na, e il suo apprezzamento per il ruolo del nostro Paese nella Nato e nel Medio Oriente sono profondi, indipendentemente da contrasti di una certa enti- ! tà come la partecipazione italiana al gasdotto transiberiano. L'impresa delle nostre forze dell'ordine a Padova ha però spinto la Casa Bianca a rendere pubblica subito la visita, a conferma della gratitudine del presidente. Sul caso Dozier, tutti i gior- noli hanno ieri pubblicato or- He oh di elogio per l'Italia, mettendo in risalto la svolta che esso ha rappresentato nella lotta al terrorismo. Il Washington Post ha pubblicato ; un editoriale dal titolo «Un i trionfo italiano», in cui asseri\ sce che il nostro Paese ha sai puto dimostrare come le isti1 tuzioni possano essere difese salvaguardando la democrazia. Gli arresti compiuti ieri sono stati considerati un'ulte- 1 riore prova degli straordinari progressi compiuti dalle autoritàitaliane.