Dozier liberato, presi 5 terroristi da giorni il covo era accerchiato di Vittorio Gorresio
Dozier liberato, presi 5 terroristi da giorni il covo era accerchiato IL BLITZ DI PADOVA CHIUDE FELICEMENTE UNO DEI PIÙ' DRAMMATICI SEQUESTRI BR Dozier liberato, presi 5 terroristi da giorni il covo era accerchiato Dopo tante segnalazioni false, la soffiata giusta - Ieri alle 11,36 l'irruzione degli agenti speciali dell'Ucigos Ferito e disarmato uno dei brigatisti - Le prime parole del generale: «Okay polizia, siete stati meravigliosi» Poi chiede un caffè e un bicchiere di «minerale» - Le prime telefonate con la moglie e con l'ambasciatore Usa L'asso vincente E' la prima volta (fatta eccezione del lontano rapimento per estorsione in cui mori Mara Cagol) che le forze dell'ordine riescono a liberare un ostaggio dei terroristi. Completata dall'arresto dei carcerieri, è una delle operazioni più brillanti, in assoluto, nella lotta internazionale al terrorismo. Di fronte al successo si può essere tentati a rinunciare ad ogni riserva, o per lo meno ad accantonarle tutte, per assaporare con legittimo compiacimento la prova fornita dalle «teste di cuoio» del reparto speciale della nostra polizia, chiamato in sigla Nocs (Nucleo operativo centrale di sicurezza). La soddisfazione potrebbe anzi apparire ulteriormente giustificata se si considera che in questo ultimo giro di settimane le forze dell'ordine hanno davvero inanellato una bel la serie di vittorie nella batta glia contro il terrorismo: arre sto di personaggi da lungo tempo ricercati, scoperta di covi e annientamento di arsenali. Allineando le più recenti notizie della cronaca di questa L'ambasciatore Usa ha già incontrato il generale Dozier VICENZA — L'ambasciatore americano Maxwell Raab è da ieri a Vicenza nella caserma «Ederle» sede della Setaf. L'ambasciatore statunitense si è incontrato ieri sera con il generale Dozier per rendersi conto delle sne con dizioni di salute e, successi vamente, si è intrattenuto con i responsabili della base Setaf e con le autorità italia ne, alle quali ha espresso il suo vivo apprezzamento per l'esito dell'operazione che ha condotto alla liberazione del l'alto ufficiale. Neve di Prime linee arrestati in Piemonte (Il servizio a pagina 21) strana guerra civile, si potrebbe pur dire che «i nostri» sono in questo momento finalmente passati all'offensiva, ciò che — come san tutti gli strateghi — è una delle condizioni necessarie per vincere le guerre. Rallegriamoci dunque, ed auguriamoci che i buoni risultati di oggi diano slancio e fiducia al proseguire delle operazioni; niente difatti serve a rafforzare l'impegno del combattente quanto la persuasione di essere in grado di «farcela», come si dice, di potercela fare, di saperci fare. Di un colpo come quello che ha liberato il generale Dozier dalla cosiddetta prigione padovana del popolo, potrebbero menar vanto le polizie di ogni Paese civile in tutto il mondo. Però sarebbe un grave errore, a questo punto, farsi tentare da una specie di trionfalismo. Se i buoni colpi messi a segno in queste settimane dalle forze dell'ordine di ogni sigla e grado sono la prova della loro efficienza, testimoniano pure la gravità, estensione e profondità del terrorismo in Italia. Quando le forze dell'ordine si muovono è come se andassero a caccia, o a pesca: sparano nel mucchio, e c'è subito un covo che si scopre. Gettano le reti, e una quantità di pesciolini e pesci, anche grossi, rimangono impigliati nello strascico. E' appunto questo che dobbiamo considerare, che il mare Italia in fatto di terrorismo in realtà è pescoso più di quanto credessimo. Ne abbiamo la dimostrazione — magari paradossalmente — proprio dal successo delle ultime operazioni delle forze dell'ordine contro Br, PI e affini. Fortuna che «i nostri» stanno dando prove di efficienza, che la cronaca registra. Vorrei dite, comunque, che non dobbiamo entusiasmarci troppo, o addormentarci sugli allori, il che è qualche volta vizio tipicamente italiano. Vittorio Gorresio
Persone citate: Di Padova, Dozier, Ederle, Mara Cagol, Maxwell Raab
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- «CORREVO DA MIO MARITO PERO' NON SAPEVO SE ERA VIVO»
- Auto salta la corsia Muoiono 2 fratelli
- Due morti e 5 feriti per un frontale
- Compiti e poteri degli Enti locali
- Quattro morti sulle strade
- Paura e cuculo volano sullo sport
- In tribunale un «corteggiamento» finito male
- Oggi Borgomale darà l'addio ai due fratelli morti in auto
- CRONACA
- Borgomanero - Massese I -1
- Ucciso insegnante di ginnastica
- Furono in tre a uccidere Pasolini?
- «CORREVO DA MIO MARITO PERO' NON SAPEVO SE ERA VIVO»
- L'on. Amendola nuovamente ferito in un'aggressione tra Montecatini e Pistoia
- Due morti e 5 feriti per un frontale
- Auto salta la corsia Muoiono 2 fratelli
- Rubano un'auto per rincasare 4 arrestati
- STAMPA SERA
- 21 aerei nemici abbattuti nei periodo di otto giorni
- Le sorli del patrimonio artistico italiano dopo le perdite dell'alluvione di Firenze
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- Ucciso insegnante di ginnastica
- Annientato da Monzon abbandona la boxe
- Furono in tre a uccidere Pasolini?
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Il giovane uxoricida e nascosto nei boschi che circondano Druent?
- Grace Kelly ha pagalo
- Ad un favoloso Pulici risponde una volta sola Chinaglia
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy