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Cinquemila agli Annitrente ma molti sono rimasti fuori «Vernice» ieri per la grande mostra milanese Cinquemila agli Annitrente ma molti sono rimasti fuori MILANO — Ore 21, temperatura zero gradi, scalone dell'Arengario: è il grande appuntamento cultural-mondano della stagione milanese. Si inaugura *Annitrenta* e cinquemila milanesi fiduciosi agitano gli inviti. Nulla da fare: gli inviti spediti erano troppi e a Palazzo Reale non si può entrare. E allora quelli in più stanno sullo scalone, trattenuti dai cordoni della polizia, a respirare, anche se da lontano, l'aria tutta particolare, di un «vernissage». Resta fuori il giornalista famoso che inutilmente agita il tesserino dell'ordine e spiega all'indifferente brigadiere che la sua presenza è assolutamente vitale. Resta fuori an¬ che uno dei quaranta curatori della mostra che si dichiara con l'erre moscia da collegio svizzero, «assolutamente indignato per questo trattamento». Poi, sono le nove e trenta, un piccolo sbandamento nel lungo serpente: per un attimo il cordone di polizia si interrompe per permettere ai primi frettolosi ospiti di uscire. E' un istante ma basta: la gente si riversa all'interno, nel paradiso «Annitrenta* firmato dal Comune di Milano. Come per i bronzi di Riace, come per i cavalli di San Marco; ma chi ha voglia di vedere quel tal manifesto, datato 1929, reclame della Balilla, ha sbagliato serata e se ne accorge subito. Batacchio cade finisce in una casa ROVIGO — Il batacchio di una campana del campanile di Ficarolo è precipitato dall'altezza di 75 metri ed è finito sul pavimento della camera da letto di una abitazione, sfondando il muro esterno della casa. Il batacchio, in bronzo del peso di trenta chili, si è staccato per cause accidentali. La proprietaria della casa, Emanuela Resta, che si trovava al momento dell'incidente in cucina, ha sentito un fortissimo rumore e, spaventata, è entrata nella camera da letto dove ha visto il batacchio sul pavimento.