«Sciopero dello zelo» alla dogana Fréjus e Bianco quasi paralizzati

«Sciopero dello zelo» alla dogana Fréjus e Bianco quasi paralizzati L'agitazione alle frontiere francesi per la riduzione dell'orario «Sciopero dello zelo» alla dogana Fréjus e Bianco quasi paralizzati Minuziosi controlli ai due valichi: lunghe file di autotreni in sosta sui due versanti - Le proteste dei camionisti - Transito rallentato per le auto - Consigliati percorsi alternativi TORINO — Il traffico stradale tra l'Italia e la Francia, attraverso i trafori del Fréjus e del Monte Bianco, continua a essere difficile per lo 'Sciopero dello zelo» (rigida applicazione dei regolamenti), attuato in questi giorni dai doganieri francesi. Nelle ultime ore. anche a causa della nevicata, la situazione è peggiorata e sui due versanti ci sono lunghe file di autotreni in sosta ai margini delle strade di accesso. Solo nella notte c'era stato un leggero miglioramento perché gli addetti alle barriere avevano sospeso l'agitazione per alcune ore. La protesta dei doganieri francesi è a tempo indeterminato e le previsioni per i prossimi giorni fanno pensare ad un blocco totale del traffico pesante (lo scorrimento delle auto è normale). Le autorità di Parigi non sembrano disposte ad accogliere le richieste sull'applicazione del nuovo orario di lavoro che dovrebbe entrare in vigore dal 1 febbraio. Gli addetti non solo rifiutano la riduzione di due ore settimanali (da 41 a 39). con riflessi negativi sulla busta paga, ma respingono anche il progetto di annullare l'indennità di un'ora fino a oggi concessa dalla direzione per compensare il disagio del viaggio da casa Con lo .sciopero dello zelo» i controlli dei carichi e dei do- ì cumenti in entrata e in uscita dalla Francia vengono effet-1 tuati con pignoleria e al tun- 1 nel del Fréjus. ad esempio, la htrgbppsfcgqaMAsmnsspgvlnteste degli autisti dei .Tir. sia \ | al Monte B'anc° (dogana di, media dei passaggi ogni ora è I scesa da 35 a 15 camion. Nor- j mali invece i controlli al vali-1 co del Monginevro perché i, doganieri dipendono dalla di-1 rezione di Marsiglia (quelli in i sciopero da quella di Cham- béry). i Anche ieri ci sono state prò- Entrèves) che al traforo del Fréjus. Sul versante francese di quest'ultima località si sono temuti incidenti gravi perché, a La Pralle. 6 chilometri dall'autoporto di Freney. alcuni camionisti esasperati hanno bloccato a lungo il transito delle auto ponendo gli autotreni di traverso. Il blocco è stato rimosso solo dopo l'intervento delle autorità. In Italia la polizia stradale presidia costantemente le strade di accesso ai trafori fermando gli autotreni molti chilometri più a valle e consigliando agli automobilisti, quando è possibile, percorsi alternativi come il valico del Monginevro. L'autoporto di Aosta è inagibile per la presenza di almeno 2 mila camion. Ecco la situazione. Al traforo del Fréjus ieri non sono passati nei due sensi più di 600 autotreni, sulla statale di accesso la coda supera i 2 chilometri raggiungendo Rocca Tagliata. Sul versante opposto è ancora più lunga e l'autoporto di Modano è bloccato da lunedi. L'at¬ tesa degli autisti è resa difficile anche dalle condizioni climatiche: oltre alla neve fa molto freddo e di notte la temperatura scende sotto zero. In Valle d'Aosta al traforo del Monte Bianco, la situazione non è molto diversa. C'è una coda di 4 chilometri con 150 autotreni, mentre dalla parte francese si parla di 20 chilometri con 500 mezzi in attesa. Pure rallentato il traffico delle auto con passaggi di una ogni 15 minuti. La polizia stradale del Piemonte e della Valle d'Aosta consiglia agli automobilisti che devono recarsi in Francia di mettersi in contatto, prima di cominciare il viaggio, con i distaccamenti delle zone interessate. Si vuole evitare un ulteriore intasamento delle strade di accesso. Casinò di Sanremo ai privati: presto la gara d'appalto SANREMO — Il consiglio comunale di Sanremo, con 28 voti a favore e 8 contrari, ha approvato il capitolato che dovrebbe restituire, a tempi brevi, la gestione del Casinò ai privati. L'elaborato sarà trasmesso la prossima settimana al ministro dell'Interno Rognoni e, se non ci sarenno modifiche da fare, si provvederà a indire la gara d'appalto. Il capitolato ha fissato un canone minimo d'affitto annuo: 18 miliardi. Il tetto massimo della gara sarà stabilito da una apposita commissione di esperti e chiuso in una busta davanti a un notaio.

Persone citate: Bianco, Modano, Rocca Tagliata, Rognoni