Gli Stati Uniti prevedono tempesta ma rincarano: bandire i gas tossici di Ennio Caretto

Gli Stati Uniti prevedono tempesta ma rincarano: bandire i gas tossici Gli Stati Uniti prevedono tempesta ma rincarano: bandire i gas tossici DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Alla vigilia dell'incontro di Ginevra tra Haig e Gromyko, che si prevede sarà «tempestoso», il governo Reagan ha annunciato di volere il bando totale delle armi biochimiche. Proporrà un sollecito inizio delle trattative a tutti i Paesi firmatari della convenzione di Ginevra del 1925. Questo accordo proibisce l'uso dei gas tossici, ma non la loro produzione: l'Urss, che fu tra i firmatari, è accusata di averlo violato in Laos e in Afghanistan. Il principio cui il governo Reagan intende ispirarsi è lo stesso delle trattative sugli euromissili: parallelismo tra la produzione delle armi (che cesserebbe alla firma dell'accordo) e le discussioni. Gli Stati Uniti hanno appena avviato la produzione per colmare lo svantaggio accumulato. L'annuncio ha colto il mondo politico internazionale di sorpresa. La disponibilità negoziale della superpotenza sulle armi biochimiche non rappresenta però una concessione all'Urss. E'il frutto delle proteste europee per la nuova corsa americana al riarmo. Come la bomba al neutrone e gli euromissili, le armi biochimiche sono infatti destinate all'Europa. E' intenzione del governo Reagan inserire gas tossici nelle testate dei missili Cruise e Pershing in sostituzione di quelle nucleari, e dotare di questi gas proiettili d'artiglieria e bombe. I maggiori depositi di armi biochimiche si troverebbero in Inghilterra; missili con testate tossiche verrebbero dislocati anche in Italia. Il Pentagono ha precisato che qualora le trattative non fossero ancora concluse quando le armi sovietiche saranno operative, queste verrebbero stivate nelle portaerei americane che incrociano nelle acque europee, ma solo «a titolo provvisorio». Il gas più letale, il cosiddetto «Bigeye» (grand'occhio), è formato infatti da due sostanze liquide che sono tenute separate sino al .momento del lancio del missile o del proiettile. Esse di mescolano ed esplodono in volo. Allo stato inerte, e con i due componenti separati, il gas non rappresenta un pericolo. Haig e il ministro della Difesa, Weinberger, hanno già assicurato agli alleati che le armi biologiche non verrebbero inviate nelle basi americane in Europa sema loro previo assenso. La concomitanza tra l'annuncio e le pessimistiche previsioni dell'incontro di oggi a Ginevra tra Haig e Gromyko non è casuale. Il governo Reagan vuol dimostrare il suo impegno per la distensione e per la pace, senza però accettare il fatto compiuto in Polonia. Mentre si prepara al fallimento dell'incontro, insiste perciò per le trattative sugli euromissili, e propone quelle sulle armi biochimiche. A Ginevra, Haig, ha fatto capire di considerare l'incontro solo come una possibilità per protestare con Gromyko per la crisi polacca, l'invasione dell'Afghanistan, il riarmo di Cuba «e altre violazioni sovietiche del codice di buona condotta... Siamo in una posizione di forza — ha detto — perché l'intero Occidente è unito contro l'interferenza del Cremlino a Varsavia». Le previsioni di Washington sui colloqui di Ginevra sono le seguenti: 1) verranno rinviate le trattative sulle riduzioni delle armi strategiche, originariamente in programma per la fine di marzo o i primi di aprile; 2) non si discuterà di un vertice Reagan-Breznev entro la fine dell'anno; 3) Haig ammonirà Gromiko che se la crisi polacca non si avvierà a una soluzione, la Nato adotte rà sanzioni politiche ed economiche: a quest'ultimo proposito, Washington anticipa misure «severe» prima della fine del mese. Non è escluso che Reagan decida / 'embargo sulle esportazioni di cereali Ennio Caretto