Lo spettro della Polonia pesa sull'incontro Haig-Gromyko di Alfredo Venturi

Lo spettro della Polonia pesa sull'incontro Haig-Oromyko Oggi a Ginevra si prevedono quattro ore di gelido colloquio Lo spettro della Polonia pesa sull'incontro Haig-Oromyko Il segretario di Stato sostiene che la repressione di Varsavia domina la scena della trattativa tra le superpotenze - Il ministro degli Esteri del Cremlino ribatte seccamente: «La Polonia non c'entra» - Non è previsto alcun comunicato congiunto DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE GINEVRA — Alexander Haig dice che a dominare la scena sarà, la Polonia. Andrei Gromyko nega ogni 'intensione di discutere la situazione interna polacca: Commento di Haig: -Allora vuol dire che sarà un incontro molto breve: Questa schermaglia a distanza fra i ministri degli Esteri delle superpotenze ha preceduto ieri la riunione che si apre e si chiude oggi a Ginevra. Come ha ricordato Gromyko. in una breve dichiarazione all'arrivo, non c'è ancora un'agenda: «Afa gli argomenti non mancano», ha aggiunto. L'allusione riguarda soprattutto il rilancio della trattativa per il controllo delle armi strategiche. Gli americani specificano altri temi, prevedibilmente «incongrui» per la controparte russa. Oltre alla Polonia. Haig ha citato «la situazione tuttora insoddisfacente in Afghanistan: I suoi collaboratori parlano anche dei Caraibi. dove si registrano nuovi rifornimenti di armi sovietiche a Cuba. E' insomma il ritorno in grande stile del linkage, termine con il quale la diplomazia americana designa la connessione vincolante di ogni trattativa con l'altra superpotenza ai comportamenti dell'Unione Sovietica sui vari scacchieri mondiali. Quando venne fissato questo incontro, all'indomani delle conversazioni Haig-Gromyko a New York lo scorso settembre, si pensava che sarebbe servito sia a raccogliere le fila dei negoziati sugli euromissili che proprio qui si sono aperti il 30 novembre, sia a rilanciare la trattativa sulle armi strategiche, sia infine a gettare le basi per un vertice Breznev-Reagan. Si avevano anche indicazioni di date: il negoziato strategico doveva partire già nel marzo, il vertice veniva collocato all'inizio dell'autunno. Ma poi è venuta la Polonia. E adesso gli americani dicono che «/'interesse al negoziato per significative riduzioni di armi, comprese le strategiche, non è diminuito', ma questo negoziato «non può essere isolato da ciò che accade nel mondo: Il linkage», appunto. Di qui la decisione di ridurre da due a un solo giorno la durata di questo incontro ginevrino, e la sottolineatura della Polonia come tema essenziale. L'irrigidimento di Washington, che molti osservatori collegano con l'aspro attacco di Henry Kissinger. dalle colonne del New York Times, alla politica estera dell'Amministrazione Reagan. investe anche altri canali diplomatici. Come la Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa, che riprenderà, a Madrid il 9 febbraio. In quell'occasione gli americani vogliono mettere sul tappeto le violazioni degli accordi di Hel sinki da parte del blocco sovietico: che senso ha negozia re nuovi accordi, si argomenta, quando vengono disattesi i vecchi? Questo dunque il clima perturbato in cui si colloca l'incontro di oggi, e che le notizie giunte ieri da Varsavia, con la promessa di un allentamento dei rigori della legge marziale, non paiono davvero in grado di migliorare. -Troppo presto per giudicare — ha infatti commentato Haig a caldo — nmtiamtiradinstracoutescsatrGdHdvdautddbncsicitlamsasalssma noi chiediamo qualcosa di ì più: il rilascio dei prigionieri, l'avvio del dialogo» Haig e Gromyko si vedranno in due distinte sessioni, mattina e pomeriggio, rispettivamente presso le missioni americana e sovietica. Le anticipazioni parlano di una durata complessiva dei colloqui di quattro ore. Gli americani insistono sul fatto che da questi colloqui non uscirà, com'era previsto, un comunicato congiunto con il calendario di una rilanciata trattativa strategica. Già domani Haig lascerà Ginevra, andrà a Gerusalemme e al Cairo per incontrarvi Begin e Mubarak. Il segretario di Stato, che è arrivato domenica sera, ieri ha incontrato il ministro degli Esteri svizzero, Pierre Aubert. Poi ha avuto un colloquio con Pau1 Nitze, che guida la delegazione umerìcana al negoziato sulle forze nucleari a raggio interr^edic. Nitze e la sua controparte, il sovietico Yuli Kvitsinsky. si sono già incontrati dieci volte nel più ermetico riserbo. L'ultima venerdì scorso: due ore e mezzo di trattativa nella sede sovietica. Normalmente i negoziatori sugli euromissili si incontrano il martedì e il venerdì: ma oggi la riunione è saltata per la coincidenza dell'incontro Haig-Gromyko: le due parti si rivedranno giovedì. Finora la rinnovata enfasi americana sul linkage» e sulla situazione polacca non ha investito il calendario di questa trattativa. Vedremo oggi se il vento di Varsavia scompiglierà anche la laboriosa esplorazione che Nitze e Kvitsinsky vanno facendo nell'intricata giungla missilistica europea. Alfredo Venturi