C'è un'Italia oltre Oceano

C'è un'Italia oltre Oceano C'è un'Italia oltre Oceano Una mostra della Fondazione Agnelli (Gallena d'arte moderna) sulla emigrazione «Vapore Garibaldi Imbarco di tersa classe per Santos». Il bracciante piemontese partito per «le Americhe » il 12 marzo 1921 — uno degli ultimi degli 8 milioni di emigrati — lo ha tenuto tra i suoi ricordi e la famiglia lo ha prestato alla Fondazione Agnelli per la mostra Italia-Brasile aperta il 10 ottobre 1980. Ora, parte di quella mostra è presente in questa, più ampia, •Parlando dell'Italia a un'altra Italia' che la Fondazione e il Comune hanno inaugurato ieri nei saloni al piano terreno della Galleria d'Arte Moderna. Accanto a quel biglietto ce n'è un secondo : 'Piroscafo Rio Amazzonas, da Santos per Rio, Genova, Napoli, tersa classe». Cera già qualcuno che tornava indietro? O veniva a prelevare parenti e amici? Il prezzo: 'Franchi oro 180, più 5 dollari per imposte locali». Nel viaggio di ritorno Genova-Santos il prezzo si riduceva : franchi oro 160. Non si scherzava con la moneta allora, anche se era evidente la facilitazione per chi portava in Brasile —o in Argentina o negli Stati Uniti —la propria capacità di lavoro. E' un'epoca —1875-1920 — di cui si ha un'idea un po' oleografica: qualche anziano ricorda ancora poche parole delle languide canzoni ('Partono i bastimenti», 'Mamma mia dammi cento lire»), «ma tutti dimentichiamo —dice il dott. Marcello Pacini, direttore della Fondazione Agnelli e promotore della mostra —che ora i pronipoti di questi pionieri sono 35 milioni e molti hanno fatto strada». Laggiù questi 35 milioni non sanno, a loro volta, che l'Italia è cambiata. Di qui lo scambio di informazioni visive e audiovisive. Nell'ingresso della galleria, quattro schermi televisivi costituiscono l'approccio. Vi si vede, per esempio, il pugile Jake La Motta che dice : «Mio padre è venuto qui perché gli avevano detto che le strade erano lastricate d'oro. Ma le ha dovuto lastricare lui». O Roky Marciano: «Ora i ring americani sono popolati di negri, messicani, portoricani, gente affamata. Una volta li popolavano gli italiani, gente affamata». Ma c'è anche Fiorello La Guardia, il sindaco di New York che getta in mare le macchine mangiasoldi e le armi sequestrate ai gangster; c'è la donna che sembra un'anziana contadina delle Langhe: «Ho sempre lavorato, ora ho la pensione e sto bene». America terra fortunata, dunque, ma sudata. Nel 1897 si fondò la 'Lega Lombarda, società di mutuo soccorso»: 5 dollari al mese di quota per aiutare chi non ce la faceva. Chi si era portato da casa, nel bagaglio una 'fioriera a forma di Garibaldi» o la macchina per fare i maccheroni, dopo poco poteva esibirli come cimelio. E cosi, passando dal Nord al Sud, nel 1920 su 79 mila prò prietà agricole, 36 mila erano di italiani, con una superficie media di 76 ettari ciascuna. Famiglie numerose. Una comunità si stabili a Rio Grande do Sul e la colonia parla italiano ancora oggi. Venivano quasi tutti dal Veneto. Fondarono città che si chiamano Nuova Bassano o Vale Veneto, usava' no i cavalli, ma giocavano alla morra. La mostra rimarrà aperta fino al 18 febbraio. Orari: martedì e mercoledì 9-12,15-19; giovedì, venerdì e sabato 9-12, 15-19,21-23; domenica 10-13,14-19; lunedì chiuso. Domenico Garbarino

Persone citate: Domenico Garbarino, Fiorello La Guardia, Jake La Motta, Marcello Pacini, Nuova Bassano, Roky Marciano, Vale Veneto, Vapore Garibaldi