Folla di giovani per la Filosofia

Folla di giovani per la Filosofia Folla di giovani per la Filosofia Centinaia di partecipanti agli incontri di «Logica» alTAccademiad Cinquecento persone a sera, l'anno scorso, per sei lezioni sulla «Filosofia della scienza» ; oltre duecento, in media, quest'anno, ogni venerdì alle 21, per partecipare ad incontri di «Logica»: sono dati che «spiazzano» chi afferma che la cultura a Torino manca di lievito» e di adesioni. L'altra sera la coda dei giovani, su per le antiche scale dell'Accademia delle Scienze di via Maria Vittoria, in attesa di trovare un posto libero alla conferenza del prof. Viano su 'Logica e filosofia nel mondo antico: megarici e stoici», era lunga, più o meno, quanto quella ai botteghini dei cinema dove si proiettano pellicole come »Il tempo delle mele», 'Culo e camicia; «/ fichissimi». Per oltre un'ora una folla di giovani e meno giovani (parecchi seduti sul pavimento) si sono «divertiti» con sillogismi, diversità fra possibilità e necessarietà», 'futuri contingenti», 'analogia e discordali se tra il pensiero di Aristotele e quello di Crisippo» : una cascata di concetti ardui e difficili bevuta (il cronista ha scrupolosamente controllato) senza neppure il corroborante d'uno sbadiglio. A Riccardo Viale, vicese gretario del club Turati che ha organizzato questo mosaico d'incontri con il patrocinio dell'Istituto di Filosofia della facoltà di Lettere, dell'Istituto di Matematiche compie mentarì della facoltà di Scienze e della Regione Piemonte, abbiamo chiesto una possibile spiegazione di questo interesse per una materia così complessa: «/ giovani (la maggior parte degli uditori ha trai 17ed i30anni)sono in un periodo di riflusso critico nella ragione e neWintelligensa. C'è un diffuso interesse a comprendere le basi conosciti ve d'una cultura, come quella scientifica, che affronta la realtà del presente». Si può fare un «identikit» di chi partecipa a queste conferenze? 'Liceali, universitari, insegnanti, professionisti, anche alcuni operai: un pubblico cemnc composito, la dimostrazione evidente che Torino non è, come qualcuno dice, "città che non produce cultura". E', al contrario, città in cui è necessario stimolare il fermento culturale esistente tramite iniziative che si sostituiscano al "paternalismo" degli Enti locali pronti sempre "a fare tutto"». I prossimi incontri prevedono lezioni «da sesto grado superiore» su argomenti come 'Il calcolo logico in Leibniz», 'Brouwer: logica e matematica intuizionistica», 'Carnap e la sintassi logica del linguaggio», 'Teoria assiomatica degli insiemi». Relatori, i massimi studiosi italiani di Logica; agli «allievi» un depliant del Turati consiglia, comunque, una dozzina di libri perché, come si diceva una volta, «il seme cada in un terreno già fertile». Sarà, probabilmente, la suggestione d'una lezione in teressante, ma a fine serata un paio di 'proposizioni» che con i megarici e gli stoici, è chiaro, hanno poco a che vedere, si sono riunite in una frase: «Se è possibile che tanta gente, invece di guardare in poltrona Spencer Tracy alla televisione, accorre a sentir parlare, magari in piedi, di Logica, allora vuol dire che è necessario». Come sillogismo, d'accordo, zoppica un po', ma la conclusione potrebbe esse re Ineccepibile. re. ri.

Persone citate: Brouwer, Riccardo Viale, Spencer Tracy, Turati, Viano

Luoghi citati: Piemonte, Torino