Il «cubo» di Rubik senza più segreti risolto in 47" dal campione torinese

Il «cubo» di Rubik senza più segreti risolto in 47" dal campione torinese Il «cubo» di Rubik senza più segreti risolto in 47" dal campione torinese I migliori «cubisti» della città si sono sfidati al Games Centre nelle eliminatorie per i campionati italiani, in vista dei mondiali di Montecarlo - Ha vinto uno studente di 15 anni Lo scrutano con amore e con odio, lo rigirano tra le mani come il più prezioso dei gioielli, cercano di penetrarne l'intimo disordine dei colori. Poi, al via del cronometrista, 10 maltrattano con dita agili e nervose, indifferenti al brusio di una piccola cerchia di pubblico, lottando sul filo dei secondi per ricomporne le facce a tempo di record: così, al Games Centre di via Galliari 4, si consuma per il «cubo magico» di Rubik l'eliminatoria torinese per i campionati italiani, in vista dei mondiali che avranno luogo in maggio a Montecarlo. Dopo il cimento segreto tra le mura casalinghe, il rompicapo maledetto è ufficialmente consacrato sport nazionale. La gara cittadina ad eliminazione, forse poco pubblicizzata, raccoglie appena 21 concorrenti, decisi comunque a sfidare con sana incoscienza 11 record mondiale ufficiale — attribuito ad un francese, con 30 secondi netti — e magari anche quello ufficioso (26 secondi) di cui sarebbe titolare un giovane inglese. Qualcuno si dimostra all'altezza; altri, certo emozionati dalla presenza del pubblico, si imbarcano, pasticciando per minuti che sembrano eterni. Per chi non lo sapesse, il gioco funziona così. Quattro alla volta, rimescolati in modo uguale per tutti i concorrenti, i cubi vengono posti su una pedana e afferrati, al via del cronometrista, dai giocatori, che devono manipolarli nel più breve tempo possibile: chi per primo ricompone le sei facce colorate posa il cubo, suonando un campanello, ed elimina così gli avversari, fino al duello decisivo tra due finalisti. Buona norma per i concorrenti, quasi tutti giovanissimi, è mantenere la calma, visto che il cubo magico è fatto di plastica; e bene lo capisce un giovane occhialuto dalle dita troppo nervose, che per tre volte schizza tutt'attoroo pezzi del marchingegno, compiendo una piccola strage. Allo scontro finale, comunque, arrivano i migliori: Andrea Gollo, 15 anni, studente dell'Avogadro con record personale di 40 secondi (avvicinato nelle eliminatorie con 47"60), e Luigi Aragno, 18 anni, iscritto al corso di perito aziendale all'istituto S. Teresa d'Avila, che ha una performance ufficiosa di 36 secondi e realizza nelle semifinali un discreto 50"17. Nel testa a testa la spunta — in 55"77 — Gollo, che rappresenterà Torino ai campionati nazionali. Rispondendo all'intervista di rito, il vincitore racconta di aver imparato i segreti del cubo durante una vacanza di studio in Irlanda: »A casa — aggiunge — mi alleno per mezz'oretta ogni giorno, cronometrato da una cuginetta di sei anni». Sarà questa precoce 'Cubista» il fenomeno di domani? Concorso di pittura — E' stato indetto dal comitato provinciale della federazione internazionale dei diritti del'uomo sul tema: .Gli handicappati e la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo». Possono partecipare handicappati di ogni età Andrea Collo, studente dell'Avogadro, nella vittoriosa finale contro il diciottenne Luigi Aragno

Luoghi citati: Irlanda, Montecarlo, Torino