Preso Fornoni, il capo C'è anche la Ronconi?

Preso Fornoni, il capo C'è anche la Ronconi? Nel gruppo le evase da Rovigo Preso Fornoni, il capo C'è anche la Ronconi? TUSCANIA — Sarebbe Federica Meroni, una delle quattro terroriste di Prima linea evase dal carcere di Torino, la giovane morta per le ferite riportate giovedì nel conflitto a fuoco con i carabinieri che avevano bloccato i sei terroristi di Prima linea in foga dopo la rapina al Monte dei Paschi di Siena. La notizia si è diffusa ieri sera a Tuscania, ma non è stata confermata. Non è nemmeno certo che la giovane sia davvero deceduta: l'unica conferma è venata finora da uno dei doe terroristi arrestati nel pomeriggio di Ieri. Federica Meroni, 25 anni, era evasa il 3 gennaio scorso dal carcere di Rovigo, insieme con Susanna Ronconi, Marina Premoli e Loredana Biancamano, altre tre militanti di prima linea. La ragazza era stata arrestata a Napoli il 20 dicembre del 1980. Quel giorno era insieme con il sno nomo — Lucio Di Giacomo, ucciso l'altro ieri nella sparatoria di Siena — e si dovevano incontrare con Marco Fagiano, capo riconosciuto, all'epoca, del grappo di Prima linea che agiva nel Sad, dopo la retata di quella primavera. A quel tempo la donna era incensurata. Sembra ormai certo che del grappo di terroristi ancora in foga faccia parte anche Susanna Ronconi. Giancarlo Fornoni e Giuseppe Prato, i due arrestati ieri, sono stati sabito interrogati dal magistrato. Personaggio di spicco nell'area del terrorismo, Fornoni, 24 anni, nato e residente a Bergamo in via dei Carpinoti! 21, è considerato nella requisitoria di rinvio a giudizio per il «processone» ancora in corso contro Prima linea (133 imputati) fondatore e organizzatore delle Sao (Squadre armate operaie), espressione territoriale nella provincia bergamasca di Prima linea. Anzi, a detta degli inquirenti, Fornoni sarebbe il «numero 2» dello stato maggiore di Prima linea del Bergamasco, subito dopo Diego Forestieri (evaso tempo fa dal carcere di Piacenza e del quale si sono perdute le tracce). Fornoni, latitante dai primi mesi del 1980 quando fu colpito dal mandati di cattura, non risalta essere più tornato a Bergamo. Era stato operaio in ano stabilimento (Continua a pagina 2 in nona colonna)