Ferrovie e strade Pochi finanziamenti in Valle d'Aosta

Ferrovie e strade Pochi finanziamenti in Valle d'Aosta Molti problemi per i trasporti Ferrovie e strade Pochi finanziamenti in Valle d'Aosta In compenso abbondano i progetti giacenti negli uffici degli assessorati - Nessuna notizia per il collegamento autostrada-tunnel AOSTA — La Valle d'Aosta ristrutturerà la rete regionale dei trasporti lavorando ai progetti che, redatti da Regione o governo, giacciono negli uffici degli assessorati ai Lavori Pubblici e all'Industria, Commercio, Artigianato, Trasporti. Numerosi sono i programmi, scarsi i finanziamenti; tante le necessità della Valle e innumerevoli le incertezze dello Stato. Esistono piani regionali e nazionali con finanziamenti validi solo per determinati settori e in quelli soltanto possono venire impiegati. Vediamo, sulla scorta delle più recenti informazioni (alcune ufficiali, altre ufficiose) di illustrare l'attuale situazione. Piano regionale dei trasporti — In relazione alla legge n. 151 del 1981 U ministro dei Trasporti Balzamo ha firmato il decreto con il quale si riconosce alla Valle l'attribuzione per il 1982 di 6 miliardi e 61 milioni di lire per i trasporti pubblici regionali. E' dena ro che non servirà né alla via biuta stradale, né alla ferrovia, ma per i servizi pubblici, gli autoservizi stradali in concessione e le funivie (l'unica utilizzata per trasporto pubblico è quella che sale da Buisson a Chamois). Questa somma — ha spiegato l'assessore Chabod — va ad aggiungersi all'altro contribu to di circa S miliardi ottenuto per gli investimenti (nuovi au tobus, attrezzature e autorimesse per le aziende concessionarie del servizio pubblico, n.d.r.). Si tratta quindi di 11 miliardi cui si addizionerà la quota investimenti 1982 che riteniamo ammonti anch'essa a 5 miliardi». Questi finanziamenti (in totale 16 miliardi) contribuiranno ad attuare il piano regionale dei trasporti pubblici che dovrà essere rivisto in certe sue parti, al potenzia mento di alcune linee di pullman (esistono corse defletta rie che potrebbero venir soppresse) e, in parte, al miglioramento retributivo del personale del settore. Spetta ai Comuni e alle Comunità montane segnalare alla Regione ogni loro neces sita. 'Quando avremo il quadro completo delle richieste ha detto ancora Chabod — elaboreremo definitivamente il "piano" e lo presenteremo al Consiglio regionale». Piano integrativo per le ferrovie — E' un programma statale che prevede una parziale ristrutturazione della rete ferroviaria italiana (per parte dell'Italia settentrionale. Valle d'Aosta compresa, i lavori sono coordinati dal compartimento di Novara). Alla Valle sono stati asse gnati 8 miliardi e 300 milioni Serviranno a dotare di binari più lunghi le stazioni sulla linea Pont Saint Martin-Prè Saint Didier per garantire un più sicuro e veloce movimento dei convogli in manovra e il loro incrocio. La linea avrà anche nuove locomotive macchine, acquistate, tuttavia, direttamente dalle Ferrovie dello Stato. Piano poliennale delle Perrovie — Partirà nel 1985 e sa rà della durata di 20 anni. Il ministro deve presentarlo al Parlamento entro aprile. An cora non si conoscono i f inan ziamenti previsti perché il di castero attende di ricevere le richieste delle Regioni. La Valle proporrà: 1) ulte riore miglioramento della linea; 2) elettrificazione della stessa (al Piemonte era stato rifiutato l'inserimento di questa richiesta nel piano integrativo per il tratto Chivasso-Pré Saint Didier); 3) prolungamento della ferrovia da Pré Saint Didier a Courmayeur. Spesa complessiva prevista: dai 50 ai 60 miliardi. Per lavori specifici la Regione dovrà provvedere alla stesura dei progetti di fattibilità. Nnova strada per il traforo del Monte Bianco — L'assessorato ai Lavori Pubblici, che da tempo perora a Roma la causa della Valle d'Aosta, può attualmente soltanto riconoscere che non si ha notizia di finanziamenti statali per unire l'autostrada al tunnel. La Commissione ristretta dei Lavori Pubblici della Camera sta ancora lavorando al disegno di legge sulla «grande viabilità» (pare comunque che il ministro Nicolazzi abbia promesso il suo interessamento per la soluzione del problema della viabilità in Valle d'Aosta). Per una strada a 4 corsie tra il terminale dell'A5 e il traforo esiste il progetto approvato anche dall'Anas (45 chilometri di asfalto per un investimento di 450 miliardi) e c'è l'impegno della società del traforo per un contributo economico (30 miliardi già accantonati alla riserva e altri 10 ogni anno). vglDllipdtmhzgcscsdpzs Tangenziale Sud — Dovrebbe lasciar fuori Aosta dal grande traffico internazionale e dirottare i «Tir» lungo la Dora Bai tea. Tuttavia non solo non esistono finanziamenma l'ipotesi della sua realizzazione non sarà nemmeno inserita nel piano nazionale per la grande viabilità Il sindaco Bich, ritornato deluso dal suo ultimo incontro con la Commissione parlamentare per i Lavori Pubblici, ha detto: «Per la circonvallazione Sud non c'è nulla in programma: Sono invece cominciati i lavori di allargamento sulla statale 26 del tratto che congiunge l'uscita dell'autostrada al cavalcavia cittadino di corso Ivrea. La strada sarà portata a 20 metri di larghezza entro due anni con una spesa di due miliardi e mezzo. Dario Crestodina

Persone citate: Balzamo, Bich, Buisson, Chabod, Dario Crestodina, La Valle, Nicolazzi, Pont