Verdone vende libri con Eleonora Giorgi e critica i film «fatti solo per soldi»
Verdone vende libri con Eleonora Giorgi e critica ifilm «fatti solo per soldi» Ha presentato a Milano «Borotalco», ma già prepara la nuova storia con Sordi Verdone vende libri con Eleonora Giorgi e critica ifilm «fatti solo per soldi» MILANO — E'stato presentato ieri in anteprima in un cinema del centro Borotalco, scritto e diretto da Carlo Verdone: protagonista lo stesso, insieme con Eleonora Giorgi. Impersonano Sergio e Nadia, studenti che vivono nella moderna periferia romana e, per guadagnare un po'di soldi, offrono enciclopedie porta a porta. Lei è bravissima; lui no, tanto che decide di chiederle aiuto. L'appuntamento è sotto la casa di un probabile acquirente (Angelo Infanti): Nadia ritarda, Sergio sale per attenderla nell'abitazione del futuro cliente, che però nel frattempo è stato arrestato. Una serie di equivoci fa sì che la ragazza, all'arrivo, scambi i personaggi: convinta di avere a che fare non con un impacciato collega, bensì con un affascinante filibustiere, se ne innamora. Ovviamente è ricambiata. Poi il malinteso si chiarisce, ma l'autore-regista prega di non raccontare il finale. La Giorgi è a Marrakesh per impegni di lavoro; presente all'incontro con i cronisti, Carlo Verdone. «Il personaggio di Eleonora—spiega—è il mio stesso di quando avevo 15 anni e per vincere la timidezza, copiavo gli atteggiamenti di chi ritenevo fornito di grinta*. Musiche di Lucio Dalla; del cantautore nel film si parla spesso; Nadia, infatti, è una sua grande ammiratrice. «Co- si come — ricorda Verdone — da ragazzino io ero fanatico dei Beatles. I miti dei cantanti' ci appartenevano allora, e ancora ci appartengono. Da studenti si parlava tanto di loro; i discorsi di Nadia e Sergio su Lucio Dalla corrispondono esattamente a quelli che noi facevamo anni fa». /{ prossimo lavoro vedrà Verdone coprotagonista, con Alberto Sordi, di un film che racconta «uno scontro generazionale in chiave comica». Cosa pensa della marea di volgarità montante nei film cosiddetti brillanti? «Quando mancano le idee ci si butta sulle trovate ». Perché tanta gente va a vederli? «E' un fenomeno che va di pari passo con l'assenza totale di cultura che c'è specialmente nei più giovani: leggono sempre di meno, ascoltano buona musica sempre di meno. Per avere un'idea del disastro culturale, basta guardare le classifiche italiane dei dischi più richiesti. Viviamo un particolare Medioevo senza orizzonti •• Ornella Rota
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