Giustizia piemontese a Roma

Giustizia piemontese a Roma Incontro col ministro Giustizia piemontese a Roma Giustizia in Piemonte. La drammatica situazione l'abbiamo già descritta e doveva essere discussa ieri dal Consiglio regionale. Il dibattito è stato però rinviato al 27 perché ieri mattina il presidente Enrietti si è incontrato col ministro Darida al quale ha esposto i gravi problemi rappresentati dalla •carenza di magistrati aggravata dalla frammentazione degli uffici giudiziari e da un elevatissimo numero di cause vendenti*. Si chiedono in particolare concorsi regionali almeno per i posti di coadiutori, ausiliari, agenti di custodia e anche, secondo le interpellanze presentate da Viglione e Majorino in consiglio, corsi formativi per chi aspira a entrare in magistratura partecipando ai relativi concorsi. Il ministro è stato interessato da questa richiesta definendo l'iniziativa •estremamente valida*. Ha aggiunto che 11 compito potrebbe essere di competenza regionale e Enrietti, di rimando: «In questo caso metteremo In piedi al più presto qualche iniziativa. Dovrò parlarne naturalmente con i più atri esponenti della magistratura piemontese». Sull'edilizia giudiziaria, U presidente della Regione ha chiesto che «in attesa di un'organica razionalizzazione di tutti gli uffici, siano completate al più presto le ristrutturazioni già acquisite per le necessità del Tribunale, della Pretura e degli uffici della Corte d'Appello». Per quanto riguarda la «razionalizzazione» dovrà essere la Regione a deciderla, con il Comprensorio e il Comune e, nel caso scegliesse l'area del campo volo, anche il Comune di Collegno. La legge per lo snellimento delle procedure dei programmi di edilizia residenziale che giovedì scorso aveva messo in minoranza la giunta, ieri è stata votata. Lo «scivolone non si è più ripetuto; la maggioranza era ferma sui propri banchi, nessuno al bar o nei corridoi, anzi qualcuno osten tava davanti a sé una tazza di caffè come per dimostrare che quello che è capitato giovedì è un puro incidente. I presenti in aula, incollati ai banchi, erano 51 e i voti sono stati cosi distribuiti: 28 si (pei, psi, psdi, pdup), 18 no (de e msi), 4 astenuti (3 liberali e un repubblicano). Poi si è discusso del turi smo, anzi l'assessore Moretti ha avviato, con la sua relazione, il dibattito che riprenderà la prossima settimana. « Non è arbitrario né enfatizzante — dice — affermare che il Piemonte è e può essere ancor di più in futuro una regione turi' stica, ove tale attività si svi luppi in un equilibrato rapporto con le altre attività economiche senza pretesa di sostituirle». Nelle linee programmatiche presentate da Moretti quale contributo al Piano di sviluppo 1981-85, il turismo viene indicato come «l'unico settore passato indenne attraverso la crisi economica». Una risorsa da non trascurare, dunque, ma da valorizzare rinnovando in primo luogo la struttura alberghiera in genere molto vecchia (il grosso risale agli Anni 20-30). «Più che dare contributi — dice Moretti — bisogna attivare ulteriori investimenti me diante adeguati sostegni della Regione».

Persone citate: Darida, Enrietti, Majorino, Moretti, Viglione

Luoghi citati: Comune Di Collegno, Piemonte, Roma