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Milano: ridotte le tasse riprenderà a ricavare il petrolio dai rifiuti Collaborerà anche l'Agip nucleare Milano: ridotte le tasse riprenderà a ricavare il petrolio dai rifiuti MILANO — Forse sono finite le traversie per il .processo Rossi», cioè la possibilità di ricavare petrolio attraverso i rifiuti urbani opportunamente trattati. La «Petrolrifiuti» — società che si occupa della promozione di questo metodo — ha annunciato che le imposte di fabbricazione sono state ridotte e che l'Agip nucleare collaborerà a raffinare il procedimento in modo da portarlo a livello commerciale e industriale. La vicenda risale a qualche anno fa, quando Andrea Rossi, titolare della ditta di Caponago da cui cominciavano a uscire i primi barili di petrolio, annunciò la sua scoperta: una delle prime conseguenze fu di vedersi aumentare a dismisura le aliquote dei tributi da versare allo Stato. Rilievi e analisi infatti avevano classificato quel prodotto nel genere delle benzine e non in quello degli olii combustibili: di qui l'applicazione della corrispondente imposta, di gran lunga maggiore. Nel giugno 81. l'impianto fu smantellato a causa dell'eccessivo gravame fiscale. In seguito ci fu un interessamento dell'onorevole Francesco Colucci, sottosegretario alle Finanze: il suo disegno di legge, già approvato dal Senato, riporta ora l'imposta di fabbricazione nei margini di quella prevista per gli olii combustibili: una lira per chilogrammo. Gli stabilimenti saranno perciò ricostruiti e potenziati. A tal fine — informa la ditta interessata — è stato stipulato un accordo di collaborazione con l'Agip nucleare, società che nell'ambito del gruppo Eni. si occupa dello sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. Il metodo consiste, grosso modo, nel ripresentare i processi che avvengono in natura, dove i residui organici si sono trasformati in petrolio e carbone sotto la crosta terrestre: opportuni accorgimenti consentirebbero di condensare in ore quei procedimenti per cui occorrono secoli