«Non è più possibile rinviare la risposta»

«Non è più possibile rinviare la risposta» Le richieste del Piemonte al governo per la crisi «Non è più possibile rinviare la risposta» Incontro con i ministri Nicolazzi e Bodrato (La Malfa bloccato dalla nebbia) - Centrale e autostrade, si, ma il resto? La nebbia ha fatto un brutto scherzo alla Regione impedendo l'arrivo del ministro La Malfa per un esame, che avrebbe dovuto essere conclusivo, della situazione piemontese. Erano presenti invece i ministri Bodrato, della Pubblica Istruzione, e Nicolazzi, dei Lavori Pubblici. «Per quanto riguarda le mie competenze — ci ha detto Bodrato — una decisione sull'edilizia scolastica e universitaria potrà esser presa soltanto dopo l'approvazione della legge finanziaria e dopo che il Cipe avrà deciso quale quota dei 6 mila miliardi del Fondo speciale dedicare a queste infrastrutture». Ma il presidente Enrietti, e gli assessori Sanlorenzo (lavoro), Simonelli (programmazione), Salerno (energia), Rivalta (territorio e edilizia) e Cerutti (viabilità) non hanno rinunciato a illustrare il documento che avevano preparato, con l'indicazione delle situazioni di «crisi nella crisi» ma anche con le richieste per superare l'emergenza e ricostituire il tessuto industriale piemontese. .Perché — dice Enrietti — non è sufficiente che il governo ci dica che la centrale nucleare porterà lavoro in Piemonte e cosi pure il via alle autostrade. Questo lo sappiamo. Noi chiediamo innanzitutto iniziative urgenti per il credito alle aziende specie medie e piccole: Sanlorenzo esprime una preoccupazione particolare: «Nel settore della meccanica, in riferimento specifico al compartimento della componentistica auto, c'è una linea di tendenza che, superando la richiesta di crisi aziendale e la procedura di cassa integrazione, porta direttamente alla liquidazione della società e quindi al licenziamento del personale». Porta l'esempio di un certo numero di aziende. Non è metalmeccanica, ma la Venchi Unica rientra in questo numero di pericolanti: è in fallimento e la cassa integrazione per i 750 dipendenti che ieri erano presenti davanti alla Regione scadrà il 23 gennaio. Poi c'è il problema del comprensorio Cusio-Verbano-Ossola discusso anche ieri mattina da Nicolazzi con la presidente del Comprensorio, Franca Olmi, e esponenti sindacali. L'elenco è lungo: ripristino della centrale elettrica della Sisma, realizzazione della centrale Enel di Piedilago, ripristino delle centraline di autoproduzione, risanamento dei punti di crisi industriale. «Poi ci sono — dice Enrietti — i progetti speciali per elettronica e informatica, il piano Finsider per i rapporti con la siderurgia privata, il piano per l'industria automobilistica e componentistica. Sono soluzioni urgenti che noi chiediamo e delle quali non possiamo assolutamente fare a meno». C'è infine il problema dell'utilizzo dei lavoratori in cassa integrazione nei lavori so cialmente utili predisposti dalla Regione e dal Comune, Sono cinque progetti, consegnati ieri ai ministri insieme con un documento della federazione regionale Cgil, Cisl. Uil che «esprime un consenso di massima e ne sollecita la pronta attuazione». .Particolarmente interessante — dicono Enrietti e Sanlorenzo — quello per la formazione di cooperative che potrebbe essere l'avvio per una trasformazione di operai in cassa integrazione o disoccupati, in artigiani attivi». Salerno, assessore all'energia, ha parlato dei progetti, al di fuori del problema centrale nucleare; Rivalta ha illustrato il problema casa. Anche il ministro Nicolazzi come già Bodrato. si è rifatto alla legge finanziaria e ai 6 mila miliardi del Fondo spe ciale. mi due terzi di questo fondo — ha detto — cioè 4 mi la miliardi, saranno utilizzati per l'energia e la siderurgia Con gli altri 2 mila si potrebbero trovare adeguate soluzioni ad altri problemi particolarmente urgenti». Esulano da questi 6 mila miliardi i fondi per le autostrade: 3 mila miliardi. Il presidente della Commissione lavori pubblici della Camera, on. Botta, ha convocato una riunione per stamattina, in sede legislativa. «Le forze politiche — dice Nicolazzi — sono d'accordo sostanzialmente. Quindi già quest'anno potrebbero partire i lavori per la ds Voltri-Sempione, l'autostrada del Fréjus e il raddoppio della Torino-Savona». mPer la casa — aggiunge il ministro — sono previsti investimenti per 7400 miliardi nel biennio '82-83». Il Piemonte è l'unica regione in regola e Rivalta ritiene possibili 30 mila alloggi in 4 anni. Se le cose vanno bene. Domenico Garbarino

Luoghi citati: Cusio, Piemonte, Rivalta, Salerno, Savona