La Stampa - Consultazione Archivio

ce E' sfato un esemplo per tuffi» ce E' sfato un esemplo per tuffi» •Dobbiamo pagare un debito di riconoscenza nei confronti di nomini come Guido Rossa che hanno saputo individuare qnal è il dovere che abbiamo verso la convivenza civile e lo stato democratico». Con queste parole il ministro Bodrato ha volato portare l'apprezzamento del governo per la decisione del Cai, accettata all'unanimità dal Consiglio comunale di Torino, di intitolare al sindacalista Guido Rossa, vittima delle Brigate rosse, la palestra di alpinismo ricavata in un angolo del Palazzo a Vela ed Inaugurata ieri pomeriggio. Alla presenza della moglie e della figlia Sabina In ricordo dell'operaio Italsider ed accademico del Cai ucciso a Genova dai terroristi il 24 gennaio '79, è stata scoperta una stele con una scultura bronzea di Luigi Nervo. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Novelli, I presidenti delle giunte regionali e provinciali, Enrietti e Maccari, il presidente del Consiglio regionale Benzi, il prefetto Sparano, il questore Fariello, il procuratore generale della Repubblica Bongioannini, il presidente della Corte d'Appello Pratls, rappresentanti del consiglio di fabbrica dell'Italsider, amministratori del Comune di Genova. C'era anche l'alpinista Relnhold Messner, che da solo ha scalato l'Everest II sindaco si è detto felice di inaugurare in sua presenza questo impianto che •servirà ai giovani per fare sport e conoscere I segreti della montagna». Massimo Mila, accademico del Cai come Rossa, ha quindi ricordato la figura di Guido Rossa. Nato a Cesio (Belluno) il l'gennaio del 1934, entrò in fabbrica a 14 anni a Torino. Fece il servizio militare come alpino paracadutista, nel '59 si sposò trasferendosi a Genova. Presto diventò delegato di fabbrica dell'Italsider. «In Rossa sindacalista — ha detto Mila — è subito emerso l'amore per la giustizia sociale, la saggezza politica lontana da ogni estremismo E' intervenuto anche il giudice Laudi, da anni impegnato in inchieste sui terroristi.-