Una fetta della Palmaria acquistata da un privato di Bruno Marchiaro

Una fetta della Patinarla acquistata da un privato Ha vinto Fasta con un'offerta di 460 milioni Una fetta della Patinarla acquistata da un privato PORTOVENERE — Una parte dell'isola Palmaria, sette ettari, è stata venduta a un gruppo privato; il comune di Portovenere non ha potuto sostenere la concorrenza all'asta di ieri mattina al tribunale di Massa e ha perso cosi una grossa occasione per assicurarsi la proprietà di un angolo di natura che doveva diventare patrimonio pubblico. Una rinuncia impensabile alla vigilia, un episodio desti- nato a suscitare polemiche. Il prezzo di partenza dell'area messa all'asta era di 155 milioni; ha vinto il privato con un'offerta di 460 milioni contro i 200 di Portovenere. Non sono bastati, quindi, gli interventi finanziari della Regione Liguria, della provincia e del Comune della Spezia, della Cassa di Risparmio e di una società di iniziative turìstiche; inutile anche l'appoggio di Italia Nostra e di altre associazioni per la difesa dell'ambiente. Il futuro della Palmaria da ieri è incerto. Ora l'amministrazione di Portovenere dovrà difendere l'isola dai tentativi che, certamente, saranno fatti per invaderla con cemento. La Palmaria domina e chiude a occidente il golfo della Spezia, guarda verso Portovenere e completa con l'antico borgo marinaro uno dei paesaggi più suggestivi dell'Alto Tirreno. La zona messa all'asta è in località Pozzale, sulla sponda Orientale dell'isola rivolta verso la Versilia. Apparteneva a una ditta di Carrara, ora fallita, che dalla Palmaria estraeva marmo portoro. La maggior parte dell'area secondo le intenzioni del sindaco di Portovenere. ing. Franco Taveli, comunista, doveva diventare parco a disposizione del pubblico, il resto era destinata a zona balneare. Ora tutto è cambiato e il Comune dovrà rivedere i suol progetti. Si conclude cosi amaramente una vicenda apertasi due anni fa, quando una striscia del territorio di Portovenere che sovrasta il centro storico e una fetta della Paimaria appartenenti alla Società marmifera di Carrara vennero messe all'asta e assegnate a privati senza che l'amministrazione comunale intervenisse. Il sindaco di allora parlò di mancanza di informazione; è certo però che l'assenza fu grossa e provocò reazioni ne gative in tutto il golfo. Prima che scadessero i termini previsti dalla legge, 11 Comune si oppose alla vendita giudicata «una regalia ai privati» e ottenne la riapertura dell'asta. Nel marzo dello scorso anno riuscì a entrare in possesso dell'area del borgo marinaro, ma ieri mattina non l'ha spuntata per la Palmaria. Bruno Marchiaro

Persone citate: Franco Taveli