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Finlandia, ha votato il 90% Koivisto nuovo presidente? Oggi i risultati del primo turno elettorale Finlandia, ha votato il 90% Koivisto nuovo presidente? HELSINKI — Fortissimo interesse per le elezioni presidenziali tenutesi ieri e domenica favorite dal bellissimo tempo (sole in tutto il Paese, temperatura sui —5 a Helsinki e —10 al Nord). Solo oggi si sapranno i risultati definitivi e i dati dell'affluenza alle urne, che si presume sia stata di poco inferiore al 90 per cento, una delle massime mai riscontrate. Non ha potuto votare l'ex presidente Kekkonen. al quale il medico ha proibito di uscire dalla residenza donatagli un mese fa dallo Stato. Molta gente si era raccolta nei pressi della sezione elettorale di Kekkonen ed era anche in programma una manifestazione di simpatia per lui. ma l'attesa è andata delusa: le sue condizioni fisiche e psichiche hanno consigliato di tenerlo a casa. Come è noto, le elezioni presidenziali si svolgono in due tempi: domenica e ieri sono stati eletti 301 «Grandi elettori» che il 26 eleggeranno il presidente. Si tratta di una procedura assai complicata e che può perfino risolversi all'ultimo momento nella scelta di un «non candidato» come risultato di un compromesso tra i vari partiti. Si ha ragione di credere che i vari partiti terranno ora conto di quanto vuole l'opinione pubblica e che verrà al più presto presentata al Parlamento una proposta di legge in proposito. Se la base avesse potuto decidere direttamente, si saprebbe in ogni modo già oggi il nome del nuovo presidente: il socialdemocratico Koivisto che gode di larga popolarità. Se però, come si suppone, i «grandi elettori» che si sono pronunciati per lui non otterranno almeno il 51 per cento dei voti, si dovrà, e non solo formalmente, attendere il 26 gennaio con un programma di tre votazioni al massimo. Solo nella prima i 301 «grandi elettori» hanno l'obbligo di votare per il candidato prescelto e se nessuno degli otto candidati in lizza ottenesse 151 voti, si dovrebbe ricorrere ad un'altra o al massimo a due votazioni dove ognuno dei «grandi elettori» può votare per chi vuole. Walter Rosboch