Calvi: «Nulla è cambiato né cambierà nei rapporti tra Corriere e Centrale»

Calvi: «Nulla è cambialo né cambierà nei rapporti tra Corriere e Centrale» Confermata dall'assemblea remissione di obbligazioni per 96 miliardi Calvi: «Nulla è cambialo né cambierà nei rapporti tra Corriere e Centrale» MILANO — «Nulla è avvenuto e nulla è in corso»: Roberto Calvi, presidente della finanziaria «La Centrale», ha sintetizzato con queste parole la situazione sul fronte delle trattative tra la sua società e ipotetici compratori del 40% della Rizzoli, nel corso della ripetizione dell'assemblea straordinaria della società che si è tenuta ieri mattina a Milano. Calvi, che ha riferito come La Centrale non sia stata nemmeno chiamata a concorrere alla cessione di quote di terzi, e come i patti tra la finanziaria e la proprietà del Gruppo Rizzoli-Corriere della Sera siano rimasti immutati rispetto alla dichiarazione resa a suo tempo alla Consob, ha precisato che al 31 gennaio di quest'anno saranno completati i versamenti da parte de 'La Centrale» previsti dal contratto stipulato dalle parti, e che l'aumento di capitale Rizzoli è pressoché compiuto. •Si è trattato — ha dichiarato Calvi — e si tratta tuttora di un corretto tentativo di utilizzare la nostra società per collaborare ad una ricapitalizzazione della Rizzoli, che esclude, come ha sempre escluso, il nostro intervento in attività editoriali, salvo le cautele necessarie per salvaguardare le nostre posizioni». Calvi ha anche sostenuto la necessità «di uscire da una situazione di incertezza e di inutile polemica» in questa materia specifica, ed ha ricordato come, fino ad ora, nessun altro oltre a La Centrale «ha tirato fuori una lira». L'assemblea straordinaria, di cui è stata fatta una ripetizione di quella del 24 novembre scorso, dopo che era stato sollevato il dubbio che la deliberazione non fosse sorretta da una maggioranza sufficiente, «per la maggiore tranquillità — sono parole di Calvi — e sicurezza degli azionisti», ha quindi proceduto alla votazione. E' stata approvata a larga maggioranza la delibera di emissione di un prestito obbligazionario convertibile per 96250 milioni diviso in 48.125.000 obbligazioni del valore nominale di lire 2000 cadauna all'interesse del 13% annuo da offrire in opzione ai portatori di azioni ordinarie e/o di risparmio, possedute prima dell'aumento di capitale gratuito approvato dalla stessa assemblea del 24 novembre scorso. Inoltre il diritto di opzione spetta ai portatori delle obbligazioni convertibili in azioni di risparmio del valore nominale di 1000 lire cadauna nel rapporto di una obbligazione ogni azione di risparmio. Erano presenti all'assemblea 51 azionisti portatori di 47,6 milioni di azioni pari al 47,58% del capitale, che supera largamente quanto previsto dal codice civile per la validità dell'assemblea svoltasi in terza convocazione. Calvi ha anche fornito alcune anticipazioni sull'andamento di alcune principali collegate che seno in condizioni di prevedere risultati «molto soddisfacenti». «Ottimi in particolare» si preannunciano i dati delle due banche (Cattolica del Veneto e Credito Varesino) e della « Toro» anche se per quest'ultima i tempi per avere dati precisi sono più lunghi come per tutte le imprese assicurative.

Persone citate: Corriere, Roberto Calvi

Luoghi citati: Cattolica, Milano, Veneto