Una pillola al di sopra di ogni sospetto di Franco Giliberto
Una pillola al di sopra di ogni sospetto Entro la fine dell'anno sarà pronto un contraccettivo «quasi perfetto» Una pillola al di sopra di ogni sospetto Autorevoli studiosi hanno ancora una volta spezzato una lancia a favore dei contraccettivi orali femminili: «fanno correre pochissimi rischi» - Le olandesi ne sono grandi consumatrici; le giapponesi, invece, li rifiutano DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MILANO — Quasi il 50 per cento delle donne olandesi, quelle in età fertile, prendono abitualmente la pillola controjeettiva. Le giapponesi, invece, se ne guardano bene: a malapena una donna su cento la prende. Sono più civili le olandesi o le giapponesi? E le italiane, con il loro striminzito consumo di contraccettivi orali (cinque donne su cento li adoperano) in quale livello di civiltà possono essere incasellate? Nell'affollatissimo auditorium milanese della «Schering. ieri serpeggiavano an¬ che queste domande, durante il quinto corso di aggiornamento in fisiopatologia della riproduzione umana, organizzato dalla Clinica ostetrica e ginecologica dell'università, diretta dal professor Pier Giorgio Crosignani. Studenti di medicina, neolaureati, ginecologi da pochi anni attivi nella professione, ma anche medici generici ansiosi di aggiornamento erano venuti ad ascoltare una «parola definitiva» sulla pillola. Nessuno si nasconde che. almeno in Italia, questo farmaco abbia più avversari che sostenitori. Perché? «Perché una serie di informazioni errate o distorte con leggerezza ha condizionato la maggior parte delle donne, inducendole a scartare quel metodo contraccettivo. I mass-media — dice il professor Crosignani — hanno la principale responsabilità in questa situazione e non solo in Italia. Cosi accade per esempio che le spagnole, fino a pochi anni fa dietro alle italiane nella classifica dei consumi, oggi le abbiano sopra wanza te: 18 su cento prendono la pillola». i7 tono sembra di rammarico. E poiché il corso di aggiornamento sui contraccettivi si svolge nell'ambito del programma «biologia della riproduzione» indetto dal Cnr e ha la partecipazione (come relatore ufficiale) di un noto epidemiologo dell'Organizzazione mondiale della sanità, il dottor M. Belsey, bisogna pensare che anche certi grandi organismi nazionali e internazionali siano ormai chiaramente incanalati nelle campagne promozionali Ci vuole prima di tutto del- l'onestà, sostiene Crosignani: Dire a chiare lettere che qualsiasi tipo di contraccettivo è meno rischioso della gravidanza». In Italia lo si ricorda di rado, sostiene il clinico, le morti da parto sono — poniamo nell'area lombarda — una cinquantina ogni centomila lieti eventi. A Boston i decessi percentualmente sono la metà rispetto alla Lombardia, mentre in certi Paesi asiatici la gravidanza conduce alla morte dalle cinquecento alle mille donne partorienti. «Per l'Europa e gli Stati Uniti non si tratta di cifre spaventose, ma comunque notevoli. La pillola sicuramente non fa correre quei ri- schi: la si usa da vent'anni e se avesse veramente prodotto dei guasti saremmo qui a registrare una catastrofe». Prima che un problema medico, quello della pillola, dice ancora il ginecologo, è un problema sociale. Concorda con lui l'esperto dell'Oms. dottor Besley. che in una lunga reiasione intitolata .Pillola, fatti e favole», ha elencato tutta una serie di dati che dovreb- bero rassicurare, smentendo alcuni studi parziali e affrettati, contrastando molti pregiudizi sull'uso del contraccettivo orale femminile. Rimangono naturalmente alcune raccomandazioni: che sia un medico a fare la prescrizione dopo una serie di esami: che le donne oltre i 30 anni e fumatrici, smettano di fumare oppure non prendano la pillola; che le donne portatrici di lesioni anche benigne al seno si autoescludano dall'assunzione: che siano accertati taluni disturbi cardiovascolari. Una tempesta di neve ha bloccato negli Stati Uniti un altro esperto, il dottor H. W. Ory. che avrebbe dovuto spezzare, a sua volta, una lancia a fav*ore della pillola. Ma à stata distribuita una sintesi scritta della sua lezione, dalla quale si apprende che sarebbero molti, statisticamente controllati, gli effetti collaterali benefici indotti dal contraccettivo orale. Tanto più ai nostri giorni, quando i dosaggi ormonali sono stati via via equilibrati, enormemente ri- dotti rispetto a ventanni fa La -Schering» ha già prodotto (la vende da circa due anni sui mercati europei, aspetta la registrazione per l'Italia) una ■ pillola totale trifasica» che rispetto a quelle di estrogeni-progestinici in uso nel 1960 contiene soltanto 2,65 milligrammi di sostanze attive suf- ficienti per un mese: ventanni fa per lo stesso periodo la pillola conteneva 85 milligrammi di ormoni. Nessuna spiegazione, comunque, è venuta sul diverso comportamento di olandesi e giapponesi, che vivono entrambe in società di esasperato consumismo: le prime possono comprare la pillola anche al supermercato, dalle macchinette automatiche e pare ci si divertano; le seconde preferiscono — in maggioranza — lasciare agli uomini la responsabilità di usare il cosiddetto «contraccettivo meccanico maschile», che sicuramente non ha controindicazioni al di là di qualche sua sporadica fragilità per difetti di fabbricazione. Anche un congresso su quest'ultimo argomento potrebbe trovare paladini. Franco Giliberto
Persone citate: Crosignani, H. W. Ory, M. Belsey, Pier Giorgio Crosignani
Luoghi citati: Europa, Italia, Lombardia, Milano, Stati Uniti
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