Corallo per 2 miliardi sequestrato in Sardegna

Corallo per 2 miliardi sequestrato in Sardegna Due persone sono state denunciate Corallo per 2 miliardi sequestrato in Sardegna CAGLIARI — Sedici quintali di corallo per un valore che supera 1 due miliardi di lire sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza in un deposito di Santa Teresa di Gallura, nella Sardegna nord-orientale. Il titolare del deposito e il comandante del peschereccio che ha pescato e trasportato in Sardegna il prezioso carico, i fratelli Matteo e Giuseppe Sposito, di Santa Teresa di Gallura, sono stati denunciati a piede libero per contrabbando. La Guardia di Finanza avrebbe infatti accertato che i sedici quintali di corallo, custodito in 62 cacchi nei deposito di Matteo Sposito, sarebbero stati pescati nel mare dell'Isola Alboran tra la Spa gna e il Marocco, nella zona di Melilla dove alcuni giorni fa le autorità marittime iberiche hanno bloccato una decina di pescherecci italiani che sfruttavano un banco corallino. Tra le barche bloccate a Menila ci sono il «San Paolo» e il «Colosseo», che appartengono a Tomaso Nicolai e a Giovanni Spigno di Santa Teresa di Gallura. La confisca dei sedici quin¬ tali di corallo, secondo quanto è stato possibile apprendere, sarebbe stata decisa dal procuratore della Repubblica del tribunale di Tempio Pausania (Sassari) che avrebbe convalidato il sequestro del prezioso carico compiuto dalla Guardia di Finanza il 23 dicembre scorso e del quale però si è avuta notizia solo oggi. L'accusa di contrabbando è stata contestata ai fratelli Sposito per non aver adempiuto alle disposizioni doganali.

Persone citate: Corallo, Giovanni Spigno, Giuseppe Sposito, Sposito, Tomaso Nicolai

Luoghi citati: Cagliari, Marocco, San Paolo, Sardegna, Sassari, Tempio Pausania