Il presidente Usa prepara un'offensiva per convincere gli alleati europei ad accettare l'uso di armi chimiche

Il presidente Usa prepara un'offensiva per convincere gli alleati europei ad accettare l'uso di armi chimiche Il presidente Usa prepara un'offensiva per convincere gli alleati europei ad accettare l'uso di armi chimiche DAL NOSTRO CORRISPONDENTE à a e e NEW YORK -- In caso di conflitto con l'Urss, oltre alla bomba N, gli Stati Uniti potrebbero impiegare in Europa anche gas tossici. Lo hanno dichiarato al New York Times •fonti del Congresso», precisando che il governo Reagan è pronto a stanziare per queste armi e un nuovo gas nervino 455 milioni di dollari nell'82 e 810 milioni nell'83, equivalenti a circa 1000 miliardi di lire. L'aumento di produzione dei gas tossici tradizionali, e la produzione di quello nuovo, hanno aggiunto le fonti, sono stati programmati per recuperare lo svantaggio accumulato nei con fronti dell'Urss. Gli Stati Uni ti accusano il Cremlino di aver sviluppato il più grande arsenale di armi biologiche, chimiche e biochimiche della storia, in violazione al trattato del 1975. Essi sostengono di avere le prove che l'Urss le ha usate in Cambogia, nel Laos e in Afghanistan (sarebbe la tragica •pioggia gialla» su cui sta indagando l'Onu). Il trattato del '75 consente il possesso di queste armi, non l'impiego. Le fonti del Congresso hanno spiegato che Reagan non ha ancora preso una decisione definitiva, ma che sotto la sua presidenza gli stanziamenti per i gas tossici stanno salendo vertiginosamente. Essi sono stati di 262 milioni di dollari l'anno scorso, ma sfioreranno il miliardo e mezzo nell'84. In linea di principio il Congresso è contrario alla sua ripresa (nell'ultimo de cennio ha sempre respinto ogni tentativo di attuarla). Le fonti hanno tuttavia fatto presente che Reagan prepara •un'offensiva della persuasione». Da un lato, cioè addurrebbe testimonianze sulla necessità del passo che sta compiendo; dall'altro, cercherebbe di strappare un appoggio agli europei. Secondo un vecchio studio del Pentagono rispolverato per la circostanza, i gas tossici destinati all'Europa dovrebbero essere immagazzinati in Inghilterra. Lo studio del Pentagono è illuminante perché qualifica la bomba al neutrone e il nuovo gas nervino come le armi più utili nel caso di un conflitto convenzionale in Europa. Un conflitto del genere porterebbe a una grande concentrazione di truppe in spazi li¬ mlmgcs«fdqtblpuevps mitati: sia la bomba sia il gas le eliminerebbero, in modo molto diverso, senza distruggere le cose. Il gas nervino a cui pensa il governo Reagan, si precisa è quello cosiddetto «binario». Il nome deriva dal fatto che esso consisterebbe di due sostanze chimiche, liquide, che verrebbero prodotte e trasportate sui campi di battaglia separatamente. Solo al momento dell'uso (in un proiettile di artiglieria, o in una bomba) le due sostanze entrerebbero a contatto. Nel volo o nella caduta, si mescolerebbero esplodendo. Questo gas nervino binario può essere adoperato in due forme: una, chiamata GB, senza colore né odore, che si disperde subito; uccide nel giro di un minuto, appena inalata. Nell'altra forma, chiamata VX, il gas rimane alcuni giorni nell'atmosfera, impedendo alle truppe nemiche l'ingresso in quella zona. Le rivelazioni delle fonti del Congresso sono destinate a provocare aspre polemiche all'interno dell'Alleanza Atlantica, come già accadde per la bomba N. Reagan ha infatti provocato profondo disagio in Europa ricordando che essa potrebbe essere teatro di scontri nucleari limitati. Secondo il presidente, è concepibile una guerra atomica geograficamente ristretta e di breve durata. In un ambito del genere, l'impiego della bomba N diverrebbe inevitabile. Nell'ambito della guerra convenzionale, lo sarebbe quello dei gas tossici. Va nota- to che l'Urss ha messo a disposizione le sue armi biologiche, chimiche e biochimiche ai suoi alleati. La decisione di produrre le armi tossiche rappresenta una vittoria dei «falchi» del governo Reagan, in particolare del ministro della Difesa Weinberger e dell'ambasciatore all'Onu, la signora Kirk Patrick. Costoro sostengono da tempo che le pressioni sovietiche sull'Europa occidentale potrebbero portare, in un momento di crisi, sé non a un tentativo di invasione, a un'avanzata con forze convenzionali, un settore in cui l'Urss ha una superiorità schiacciante. Weinberger, Kirkpatrick e altri sono stati promo tori della proibizione alla General Electric di fornire parti di turbine per i compressori del gasdotto siberiano, proibizione che potrebbe paralizzare altre forniture europee. I «falchi» vorrebbero ritorsioni molto più severe di quelle stabilite da Reagan contro l'Urss per i fatti polacchi: nonché un ultimatum a Bonn per la sua riluttanza ad allinearsi agli Stati Uniti. e. e

Persone citate: Kirk Patrick, Kirkpatrick, Reagan, Weinberger