I bancari non chiedono soltanto aumenti vogliono «part-time» e orario flessibile

I bancari non chiedono soltanto aumenti vogliono «part-time» e orario flessibile La piattaforma, approvata dalla base, sarà presentata ad Assicredito e Acri I bancari non chiedono soltanto aumenti vogliono «part-time» e orario flessibile ROMA — Conclusa con migliaia di assemblee, azienda per azienda, la consultazione della base, il sindacato unitario dei bancari Flb (riunisce sotto un'unica sigla i confederali della Fib-Cisl, Fidac-Cgil, Uib-Uil e gli autonomi della Fabi e della Falcri che rappresentano la grande maggioranza dei 270 mila lavoratori del settore, esclusi funzionari e dirigenti) presenterà entro fine mese la piattaforma per il rinnovo del contratto scaduto il 31 dicembre scorso. Il documento contiene alcune novità di rilievo, decisamente rivoluzionarie per il settore, come l'introduzione del part-time, dell'orario flessibile e la sostituzione dell'attuale sistema di inquadramento («una stratificazione di categorie, qualifiche, gradi — spiegano i responsabili nazionali della Flb — che risente di una concezione esclusivamente gerarchica») con sette livelli professionali puntando ad un maggior controllo del sindacato sui meccanismi di avanzamento e di carriera. Queste le principali richieste. Diritti di informazione. Nei casi di innovazioni tee nologiche o di rilevanti ristrutturazioni aziendali le rappresentanze sindacali aziendali devono essere informate prima che si passi alla fase operativa (sottoscrizione contratti, acquisto o affitto di macchinari, ecc.); inoltre si chiede di avere annualmente il quadro dell'andamento occupazionale (con rticolare riguardo al rappono tra personale maschile e femminile), dei trasferimenti e dati analitici sul monte salari. Avanzamenti, formazione, rotazione. Il sindacato non rinuncia agli avanzamenti automatici (due nei primi 14 anni di servizio) previsti dai precedenti contratti, ma rinvia agli integrativi la definizione dell'iter par i passaggi di mansione dando la precedenza a chi è già in servizio rispetto ai nuovi assunti e chiede di contrattare con le aziende modalità di partecipazione e di svolgimento dei corsi di formazione selettivi. Si sollecita infine l'abbassamento dei tempi pre- visti per chiedere la rotazione (da 6 a 3 anni per gli addetti alla cassa; da 10 a 7 anni per il trasferimento ad un altro nucleo operativo sempre nel medesimo reparto, ufficio, servizio, dipendenza; da 10 a 4 anni per il diritto ad ottenere l'avvicendamento ad altra mansione. Riduzione d'orario. Nel triennio di durata del contratto si vuole scendere gradualmente dalle attuali 38,30 ore a 37 ore settimanali (38 ore dal gennaio '83; 37 e mezzo dal luglio '83; 37 dal gennaio '84). Part-time. Viene prevista l'introduzione, in via sperimentale e solo per i dipendenti già in servizio che ne facciano richiesta (si esclude quindi la possibilità di contratti d'assunzione a part-time), di un rapporto a tempo parziale (25 ore settimanali) che non superi il 10% dei lavoratori con lo stesso inquadramento. Non può essere concesso a chi non ha almeno un anno di anzianità e devono trascorrere due anni prima di poter tornare al « tempo pieno». Orario flessibile. Si vuol dare la possibilità al dipendente che abbia particolari esigenze (studio, situazioni familiari, trasporti, ecc.) di spostare, nell'arco di un'ora, l'inizio e la fine del lavoro giornaliero purché il cambiamento sia continuativo e non saltuario, e sia compatibile con le esigenze dell'ufficio. La piattaforma non parla di apertura degli sportelli al sabato o al pomeriggio. In pratica si tratta di uk «silenzio-rifiuto». // problema è rinviato all'impegno di incontrarsi con le controparti, Assicredito e Acri, nella seconda metà del 1983 per un etame di «tutti i problemi connessi alla complessiva gestione dell'orario». Se qualcosa deve cambiare, dunque, non sarà prima del prossimo contratto. Il problema degli «sportelli speciali» (aziende, ospedali, enti) sarà invece risolto in sede aziendale. Salario. Le richieste di aumento vanno da un minimo di 90-190 mila lire per 14 mensilità a fi¬ ne contratto per gli ausiliari (a seconda che abbiano zero scatti o 24 anni di servizio) ad un massimo di 230-424 mila lire per i capi ufficio (da zero a dodici scatti). La 15* (premio di rendimento) sarà invece contrattata, azienda per azienda, con gli integrativi. La piattaforma è stata sostanzialmente approvata dalle assemblee anche se non si esclude qualche ritocco in sede di stesura definitiva tenendo conto da un lato delle proposte venute dalla base (in particolare la richiesta di un'ulteriore riduzione delle scadenze previste per il parttime) e dall'altro della posizione critica della Falcri che contesta il passaggio ai •livelli» (•è la morte — dicono — della categoria»; e sostiene la necessità di verificare nell'83 e nell'84, sul piano del salario, la perdita del potere d'acqui sto- „ „ „ Francesco Bullo Retribuzione lorda annuale (1) Aumenti mensili richiesti Categorie zeroscatti 12scatti zeroscatti 12scatti Ausiliari 12.003.000 14.869.000 90.000 190.515 Commessi 12.542.000 16.625.000 116.000 253.448 Impiegati2* 13.000.000 17.973.000 131.000 299.303 Impiegatir 13.669.000 19.425.000 165.000 359.427 Capireparto 14.103.000 19.859.000 188.000 382.427 Vicecapiufficio 14.563.000 20.319.000 209.000 403.427 Capiufficio 15.258.000 21.014.000 230.000 424.427 (1) Valori medi che coinprendono il premio di rendimento. Dati di fonte sindacale.

Persone citate: Fabi, Francesco Bullo, Valori

Luoghi citati: Assicredito, Roma