Morto il regista Marcel Camus vinse l'Oscar con «Orfeo Negro»
Morto il regista Marcel Camus vinse l'Oscar con «Orfeo Negro» In seguito ad un'operazione al cuore - Aveva 69 anni Morto il regista Marcel Camus vinse l'Oscar con «Orfeo Negro» PARIGI — Il regista cinematografico Marcel Camus è morto ieri nell'ospedale parigino della Salpetrière in seguito a un'operazione cardiaca. Aveva 69 anni. Balzato improvvisamente alla notorietà nel 1959 col film Orfeo negro vincitore del Grand Prix a Cannes e a Hollywood di un Oscar per il miglior film straniero, Camus era stato attratto, fin dai suoi esordi, dalle suggestioni dell'esotismo. Quel citare ambienti più sognati che reali, solari e lontani, era stato il suo punto di forza e, nel giro di pochi anni, diventò il suo limite artistico. Anzi, affievolendosi la freschezza dell'ispirazione, il suo cinema confinò sempre di più con un folclore generico. Camus tentò di riscattarsi nel 1965, quando tentò il sodalizio con lo scrittore Jean Giono, di cui ridusse per lo schermo il romanzo Le chant du monde. Ma anche quel tentativo di risollevare il proprio credito fallì. Il film fu giudicato con durezza. Camus sembrava destinato alle arti figurative. Studiò all'Accademia di Belle Arti, ma scopri il gusto per lo spettacolo durante la guerra, quando. internato In uno stalag, mise in scena coi detenuti alcuni spettacoli. Dopo la Liberazione, diventò assistente di Decoin e, per sei anni, di Becker, che fu il suo vero maestro. Girò il suo primo film nel 1957. Era La donna di Saigon, tratto dal romanzo di Jean Hougron. Ambientato in Indocina, il film diede a Camus l'opportu nit à non solo di descrivere un ambiente naturale suggestivo e favoloso, ma di manifestare la propria rivolta contro il co lordaiismo (erano gli anni della guerra civile in Algeria) e contro la stupidita della guerra. Quel film rivelò le qualità dell'autore, che vennero con fermate (insieme con i limiti) da Orfeo negro. Col trionfo del film, per alcuni eccessivo, cominciò il lento declino del regista Camus che, ancora nel '59, realizzò Os bandetrantes, e, l'anno dopo, L'oiseau du paradis. r.s.
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