Il generale scrive a Marchais: preparo un piano di riforme

Il generale scrìve a Marchais: preparo un piano di riforme Il generale scrìve a Marchais: preparo un piano di riforme Jaruzelski promette un posto anche per i sindacati «auto-gestiti» e il «mantenimento degli elementi positivi degli ultimi 18 mesi» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — in una lettera di nove pagine indirizzata a Marchais e resa nota dal partito comunista francese con la sua pubblicazione sulCHumanité di oggi, il generale Jaruzelski sostiene che «la possibilità di un'intesa nazionale» in Polonia resta «aperta e può diventare più reale di prima». Scegliendo come tribuna il pcf (l'unico partito comunista occidentale che non abbia espresso la sua condanna per il colpo militare di Varsavia) il generale Jaruzelski ha adottato volutamente un tono moderato, assicurando i comunisti francesi che sta preparando «un vasto programma di riforme». Lo scopo di queste sarà, precisa sempre Jaruzelski, «il consolidamento delle conquiste socialiste fondamentali della classe operaia. compreso il mantenimento degli elementi introdotti negli ultimi 18 mesi». Illeader di Varsavia specifica inoltre che nella «piattaforma di intesa nazionale» c'è posto anche per i sindacati «auto-gestiti e realmente indipendenti anche dalle manipolazioni di politici irresponsabili» e ribadisce «le garanzie costituzionali» dei diritti della Chiesa Cattolica. Infine, la lettera si conclude con una ennesima giustificazione del colpo di forza militare che secondo Jaruzelski avrebbe neutralizzato gli «avversari del socialismo» che miravano «al crollo del processo d'edificazione del socialismo e all'indebolimento del Patto di Varsavia». Il partito comunista francese ha registrato con soddisfazione la lettera di Jaruzelski e Maxime Gremetz, responsabile delle relazioni internazionali, ha sostenuto che il messaggio di Varsavia conferma il pcf nella sua «volontà di mantenere fermamente la posizione responsabile presa fin dal 23 dicembre». Martedì sera il comitato centrale del pcf in una risoluzione molto sommaria e superficiale si era infatti rallegrato per aver rifiutato di «unire la sua voce a quanti hanno spinto nel mondo per uno scontro in Polonia». In realtà, il partito comunista francese in questo mese non ha condannato gli arresti e la sanguinosa repressione, difendendo poi Mosca (diversamente dal pei e del pc spagnolo) dalle accuse d'ingerenza, fino al punto di accettare anche una dura polemica con i socialisti alleati di governo. Ma se l'incidente per adesso è chiuso, il clima di malessere innescato dalla crisi polacca nel pcf è profondo e tale da obbligare i dirigenti comunisti a non presentare candidati nelle quattro elezioni •supplettive» di domenica prossima. Una misura prudenziale, per evitare un probabile arretramento elettorale. Paolo Patrono'

Persone citate: Jaruzelski, Marchais, Maxime Gremetz

Luoghi citati: Mosca, Parigi, Polonia, Varsavia