Sanremo: ingaggiava nei bar e nel porto le persone disposte a truffare il Casinò
Sanremo: ingaggiava nei bar e nel porto le persone disposte a truffare il Casinò Uno dei «capitesta» imputato nel processo per le combines alle roulettes Sanremo: ingaggiava nei bar e nel porto le persone disposte a truffare il Casinò SANREMO — Se sono vere le dichiarazioni rilasciate ieri in tribunale dal «capotesta» Raffaele Risso, uno dei principali imputati al maxiprocesso per le vincite truccate al «casinò dei fiori», Imperia avrebbe il primato-italiano dei giocatori d'azzardo disposti alle combines. Rispondendo alla domanda dei giudici. Risso ha detto: «Ci sono almeno 2 mila "teste" e la cifra è per difetto». Poi è stato sentito un altro imputato. Emilio Ramoino. 31 anni, anche lui di Imperia e anche lui «capotesta». Sarebbe stato uno specialista nellingaggiare. nei bar e nel porto della sua città, uomini e donne disposti a commettere illeciti alle roulettes di Sanremo. Ramoino deve rispondere di 152 illeciti: in concorso con croupiers e «teste» avrebbe sottratto alla casa da gioco più di 340 milioni. Durante l'interrogatorio l'imputato ha tentato di sminuire le sue responsabilità, di coinvolgere meno gente possibile, ma è stato poco convincente. Le sue risposte, al contrario, hanno gettato nuova luce su tutta l'intricata vicenda. Nella casa da gioco i croupiers disonesti comunicavano tra loro con parole e segni convenzionali. Quando per esempio uno si toglieva l'orologio dal polso, la sua «testa» doveva capire che alla roulette era arrivato qualche impiegato del casinò «cattivo», non disposto alla combine. Era quindi indispensabile allontanarsi in fretta dal tavolo per non creare incidenti. Quando un croupier diceva 'questa sera ci sono i rubinetti aperti» oppure per telefono invitava i suoi compari a •vendemmiare» o a riempire « jM bottiglioni», significava che al casinò quella sera era permesso ogni illecito, che le vincite fasulle erano garantite, che a certi tavoli di roulettes gli impiegati, dal croupier, al capotavolo. al controllore erano tutti d'accordo a razziare fiches e denaro. Il codice segreto è stato facilmente decifrato dalla polizia che ne ha scoperto la chiave dopo multe registrazioni telefoniche e prove acquisite con appostamenti. Quando la magistratura ha tirato la rete. 118 persone si sono trovate in tribunale. r. b.
Persone citate: Emilio Ramoino, Raffaele Risso, Ramoino, Risso
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