Le grandi aziende sui binari italiani

Le grandi aziende sui binari italiani Le grandi aziende sui binari italiani DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE SA VIGLIANO — La Fiat Ferroviaria ha presentato ieri una nuova locomotiva (si chiama Inloc, 1000 cavalli, prima locomotiva ad inverter costruita in Italia, un «progetto emblematico», come ha affermato l'ing. Renato Piccoli, amministratore delegato della società costruttrice) e il grande capannone dello stabilimento di Savigliano è diventato subito il luogo per un appassionato, e a tratti polemico, dibattito sui problemi delle ferrovie italiane. C'erano il ministro dei Trasporti Pasquale Balzarne l'amministratore delegato della Fiat, Cesare Romiti, il presidente della commissione parlamen tare per i trasporti. Bernardi, il presidente della Regione Piemonte. Enrietti. il direttore generale delle Ferrovie. Semenza. •Il treno — ha detto l'ing. Piccoli — tornerà ad essere il grande protagonista del tra sporto pubblico. Il treno a grande velocità (Tgv) che la Francia ha messo recentemente in esercizio tra Parigi e Lione indica una nuova strada nell'impiego della ferrovia; e cosi il treno basculante degli inglesi. Ma noi, quando pensiamo a questo, non possiamo che essere amareggiati. Perché la Fiat Ferroviaria Savigliano fin dal '76 ha costruito il "Pendolino", il primo treno ad assetto variabile, capace di viaggiare a 250 chilometri l'ora-. Purtroppo non sono state approntate le necessarie infrastrutture perché questo treno rivoluzionario potesse essere messo in servizio. E allora, si è chiesto Piccoli, perché la Francia è riuscita a mettere in esercizio il suo .Tgv» e noi no? Diversità di ambienti, si è risposto lo stesso Piccoli, •merito della grande collaborazione tra ferrovie e industrie ferroviarie. Non è stato inventato niente di rivoluzionario; semplicemente è stato creato un "sistema", un certo binario per un certo treno e un certo treno per un certo binario; è stata creata non una nuova ferrovia "ma una ferrovia nuova": E questo grazie alla collaborazione tra i due protagonisti. E perché questa collaborazione in Italia non è stata possibile? Perché in Italia questi rapporti sono ancora regolati da norme che risalgono al 1905. perché le commesse vengono polverizzate tra 35-40 aziende, spesso più sotto la spinta dell'esigenza di un'equa ripartizione che in base alle capacita tecnologiche. Sta per cominciare l'attuazione del piano integrativo per le ferrovie, ha infine fatto rilevare Piccoli, e noi vorremmo che esso premiasse la professionalità e la capacita tecnologica, che tenesse conto, ad esempio, che da tempo è in atto una stretta collaborazione tra industria privata e pubblica, tra Fiat Ferroviaria, Ansaldo e Broda, che queste tre aziende rappresentano il 70 per cento della capacità produttiva nazionale e che in fine esse possono dare un'importante collaborazione nell'affrontare il futuro delle ferrovie italiane. Immediata risposta del mi nistro Balzamo : siamo in un Paese in cui esiste il plurali smo e la concorrenza; ma la polverizzazione delle aziende in un settore in cui occorre un'alta tecnologia è un fattore frenante. Abbiamo cercato di contenerla; il requisito della .capacità produttiva» che viene assunto come criterio per l'assegnazione delle coni messe lo abbiamo interpreta to nel senso che essa «non deve solo essere quantitativa ma qualitativa; nasceranno certo delle polemiche, ma intendiamo mantenere questa linea». Balzamo ha poi difeso le Ferrovie, spesso accusate di inefficienza. 'L'azienda ferroviaria non è allo sfascio. In realtà da almeno 10 anni non si investe in modo sostanzioso. Ma oggi la ferrovia torna ad essere al centro dell'attenzione. L'azienda statale, in condizioni di enormi difficoltà, ha affrontato situazioni di emergenza (che in qualche caso sono diventate la norma) con grande professionalità. Ora il piano integrativo per le ferrovie ha il compito di metterle a disposizione una struttura tecnologicamente adeguata; contemporaneamente va fatta la riforma dell'azienda stessa sulla base della professionalità». Il piano integrativo (12 mila miliardi indicizzati, che in pratica diventeranno 20 mila, ha ricordato Balzamo) è diventato legge nel febbraio dell'anno scorso; il ministero il 12 settembre gli ha dato il via; entro gennaio saranno affidate le commesse per il materiale rotabile; proprio oggi, ha annunciato Balzamo. si svolgerà al ministero una riunione tecnica che darà attuazione al piano anche per quanto riguarda gli impianti fissi. Questo, ha assicurato, dovrà essere un mese decisivo. « non ci saranno più ripensamenti». Vittorio Ravizza

Luoghi citati: Francia, Italia, Lione, Parigi, Piemonte, Savigliano