Prima chiatta nel porto di Cremona Anche il Po diventa un'autostrada
Prima chiatta nel porto di Cremona Anche il Po diventa un'autostrada Inaugurato un servizio settimanale per il trasporto delle merci Prima chiatta nel porto di Cremona Anche il Po diventa un'autostrada DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE CREMONA — In Olanda, secondo una statistica curata dalla Cee. nel 1971 sono state trasportate per via fluviale 245 milioni di tonnellate di merce, contro i 346 milioni trasportati per strada e i 23 per ferrovia. Nella Germania Federale, le merci trasportate per idrovia ammontano a 230 milioni di tonnellate, con trasporti terrestri 174 milioni, per ferrovia 335. In Francia, 107 milioni di tonnellate di merci sono state trasportate da chiatte e bettolini lungo fiumi e canali. 1412 su strada e 249 per ferrovia. In Italia, invece, il trasporto fluviale è ancora poco utilizzato: solo 4 milioni di tonnellate, contro gli oltre 800 milioni su strada e i 60 per ferrovia. Fra i Paesi della Comunità, nel settore dei trasporti fluviali siamo all'ultimo posto, preceduti persino da! Regno Unito (con 5 milioni di tonnellate), che in fatto di corsi d'acI qua navigabili non può dirsi ; certamente molto favorito. Da decenni si discute sulla necessità di utilizzare il nostro patrimonio fluviale per il trasporto delle merci: da 16 anni a Cremona è stato co¬ struito un bacino artificiale e un porto per il carico e lo scarico delle bettoline, ma l'utilizzazione di queste autostrade naturali (a costo manufatto zero, come dicono gli esperti) è ancora i" fase sperimentale. Il Po. la più importante via d'acqua dell'Italia settentrionale, è navigabile dall'Adriatico a Cremona senza alcuna difficoltà, per 'almeno 320 giorni ogni anno», dice il dottor Mario Parmigiani, direttore amministrativo dell'azienda regionale del porto di Cremona. Purtroppo. le chiatte che arrivano da Chioggia o Porto Marghera si possono contare sulla punta delle dita: poche e coraggiose iniziative da parte di privati, ben presto scoraggiati dallo scarso interesse dimostrato dai potenziali clienti e dalle autorità. Finalmente, dopo anni di vaghe promesse e buone in tenzioni rimaste tali nei cas-setti di qualche ufficio, una società, la Snap (una flotta di 12 rimorchiatori e 4 bettoline), ha instaurato un servizio settimanale per il trasporto delle merci dall'Adriatico a Cremona. La prima chiatta con un carico di 1100 tonnellate di -coils- (rotoli di acciaio), provenienti dagli stabilimenti Italsider di Taranto, è arrivata ieri pomeriggio. Partita alle 19 di sabato da Porto Marghera (dove il carico era statotrasbordato dalla nave in arrivo da Taranto sulla bettolina), ha percorso i circa 330 chilometri in 36 ore ad una velocità di 5 miglia (che si rad-doppia nel viaggio di ritornocon il favore della corrente). 'Per portare questo carico — dice Dino Di Luca, amministratore delegato della società Navesco — non sarebbero ba-stati 40 autocarri. A questopunto, appare chiaro come siamolto più economico il tra-sporto fluviale rispetto a quello terrestre-. Una colonna dI 40 camions avrebbe provocato I intralci e intasamenti nei traffico e un grosso consumo j di carburante. -Il trasporto su j strada — spiega Di Luca — ri »»«»•>•»-• TT, ' ' chiede una potenza di otto caTulli npr tnnnelìnin rnntra . ,tre cavalli per ferrovia e quelIn ili un min rnrnlln npr idramai SOIO cavallo per laro La crisi energetica ha contribuito a far evolvere il problema della navigazione interna: 'Oltre ai risparmi di carburante, non bisogna dimenticare che, con l'aumento del petrolio, si ricorre sempre più all'uso del carbone — spiega il dottor Parmigiani — una centrale elettrica ne consuma circa tre milioni di tonnellate all'anno: impossibile pensare di trasportarlo via terra, ogni giorno file di autocarri intaserebbero le strade, mentre il fiume risolve ogni difficoltà'. Oltretutto i corsi d'acqua, a differenza delle autostrade, non richiedono una grande manutenzione. •// Po è un fiume a carattere torrenziale — dice Di Luca — soggetto a spostamenti di fondali. E'sufficiente qualche piccolo intervento di dragaggio, come già si sta facendo, per garantire la navigabilità tutto l'anno. Il periodo delle magre non crea problemi: intanto si tratta di qualche giorno all'anno e poi, ! na. l'abbiamo visto l'estate scorsa, basta ridurre il carico delle bettoline — da 1200 tonnellate a 800 — e si può navigare tranquillamente'. Con un lieve ansimare dei motori, lo -spintore- Storione che spinge una chiatta lunga 78 metri (con il suo carico di 1100 tonnellate) si affaccia all'imboccatura. E' giunto alla fine del viaggio inaugurale, da Porto Marghera a Cremof. f or.
Persone citate: Di Luca, Dino Di Luca, Mario Parmigiani, Parmigiani
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