«Fattore vento» a Chicago: come a -61

«Fattore vento» a Chicago: come a -61 Il gelo avanza ora verso il Sud degli Usa, si teme per i frutteti in Florida e in California «Fattore vento» a Chicago: come a -61 DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Un freddo polare si è improvvisamente abbattuto sugli Stati Uniti, facendo registrare in alcune località del Nord-Ovest e delle Grandi Praterie le temperature più basse della storia americana. Una trentina di persone sono morte assiderate — il numero esatto non è ancora stato divulgato — e le comunicazioni stradali con numerose piccole città sono rimaste interrotte. Frequenti incendi, dovuti allo scoppio degli impianti di riscaldamento, hanno costretto i pompieri a interventi d'emergenza in tutto il Paese. Operazioni di soccorso vengono organizzate per i casolari e i villaggi isolati, mentre nei centri urbani più popolosi le chiese vengono aperte la not¬ te a chi altrimenti dormirebbe al gelo. L'ondata di freddo è piombata dal polo attraverso il Canada sui Grandi Laghi e la sterminata pianura circostante. A Sault St. Marie, nel Michigan, si è registrata la temperatura più bassa. 38 gradi sotto zero, in condizioni meteorologiche normali. Ma a Fargo, nel North Dakota, dove soffiava un vento terribile, la temperatura equivaleva a -71 gradi centigradi. Il «fattore vento», come lo chiamano i meteorologi, ha un effetto determinante sulle reazioni dell'organismo umano. A Cincinnati, dove si svolgeva la semifinale del campionato di football americano, gli spettatori vedevano il termometro segnare 12 gradi sotto zero, ma le folate di vento creavano una temperatura di 39 gradi sotto zero. Molti tifosi sono stati ricoverati in ospedale per congelamento agli arti. Chicago, detta «ta ventosa: a causa del fattore vento si trovava di fatto a 61 gradi centogradi sotto zero; ieri le scuole sono rimaste chiuse. Il maltempo della città, che serge sulle sponde del Lago Michigan, è leggendario. Gli inquilini degli ultimi piani del grattacielo più alto si trovano spesso sopra le nuvole e sono costretti a telefonare al portinaio per sapere .che tempo fa di sotto». Il sindaco di Chicago, signora Byrne, ha ridotto l'orario dei trasporti pubblici. Molte compagnie aeree hanno annullato i voli in partenza e arrivo all'aeroporto di O'Hare. il più grande del mondo. Per un'interruzione di corrente, 50 mila abitazioni circa sono rimaste senza luce per 4-5 ore. La maggior parte delle morti sembra sia stata causata dall'imprudenza degli automobilisti, che hanno ignorato il monito della polizia a non mettersi in viaggio, o da guasti ai sistemi di riscaldamento. Nel primo caso, le vittime sono state innanzitutto giovani; nel secondo, anziani. L'ondata di freddo sta ora estendendosi al Sud e minaccia i raccolti di frutta della Florida e della California. Si temono danni enormi. Il «D Day», come lo hanno chiamato i giornali, dovrebbe essere domani. Nel Centro-Nord la temperatura dovrebbe avvicinarsi a zero gradi e la morsa del gelo dovrebbe colpire le regioni meridionali. Gli agri- coltori sono impotenti e sperano in eventuali correnti d'aria calda dal Golfo del Messico. Un freddo simile è senza precedenti nella storia americana anche per l'estensione dell'area investita. L'inverno sinora era stato abbastanza mite. In Florida aveva fatto decisamente caldo. Il maltempo si era abbattuto solo sulla California, ma in forma di pioggia, causando smottamenti di fango dalle colline e dalle montagne. Le vittime finora accertate del dramma californiano sono 32, ma si parla di una settantina di dispersi. Le operazioni di soccorso sono state sospese l'altro ieri per due giorni a causa della ripresa della pioggia e del timore di nuovi smottamenti, e. c.

Persone citate: Byrne, Fargo