Schmidt domani all'Eliseo dopo le critiche francesi di Tito Sansa

Schmidt domani all'Eliseo dopo le critiche francesi Per chiarire la posizione tedesca sulla Polonia Schmidt domani all'Eliseo dopo le critiche francesi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Su propria richiesta, il cancelliere tedesco Schmidt si recherà domani a Parigi per un «incontro di lavoro» con il presidente francese Mitterrand. Lo ha annunciato ieri a Bonn il portavoce del governo, Kurt Becker, aggiungendo che incontri del genere sono stati «sempre proposti quando la situazione li ha resi desiderabili». Stavolta, ha lasciato intendere il portavoce, al «desiderio del Cancelliere» hanno contribuito anche i commenti critici degli organi d'informazione francesi, che avevano biasimato la tiepida posizione d'indifferenza della Germania Federale di fronte alla tragedia polacca. La situazione in Polonia e le sue conseguenze sulle relazioni globali tra Est e Ovest saranno i temi all'ordine del giorno dell'incontro tra i due uomini di Stato, che si concia derà in serata con un pranzo all'Eliseo. Il Cancelliere tornerà subito a Bonn, dove giovedì mattina farà una dichiarazione dinanzi al Parlamen to federale per riferire sui suoi colloqui con il presidente americano Reagan e con Mitterrand, nonché sulle decisioni prese ieri dalla Nato a Bruxelles e sulla situazione politica internazionale. Secondo osservatori diplomatici a Bonn, le due iniziative fuori programma di Schmidt (visita al presidente francese e dichiarazione dinanzi al Bundestag) indicherebbero che le critiche straniere alla politica tedesca nei confronti dell'Unione Sovietica dopo il 13 dicembre polacco «hanno lasciato il segno», e che il Cancelliere sente la necessità di «far uscire la Germania dall'Isolamento» nel quale si è messa. Nello stesso contesto viene vista la conferenza stampa che 11 presidente del partito socialdemocratico Willy Brandt ha convocato oggi a Bonn. Anch'egli è stato criticato perché, nella sua qualità di presidente dell'Internazionale socialista, ha omesso di condannare lo stato d'assedio in Polonia e ha poi disertato la riunione del l'Internazionale a Parigi, preferendo andare a trascorrere le vacanze di Natale a Cipro. Non soltanto il governo e il partito socialdemocratico te desco sono rimasti sorpresi dall'ondata di critiche; anche diversi giornali ne sono amareggiati, e constatano che al l'estero è stato »riscoperto il tedesco cattivo». Anche in Polonia. Date per scontate le critiche americane, accusano il colpo di quelle dei socialisti italiani e soprattutto dei francesi, constatando che l'«asse Bonn-Parigi», finito con la partenza di Giscard e l'arrivo di Mitterrand all'Eliseo, «non è neppure più un filo». Per «filo» viene inteso quello del telefono, con il quale «Dear Valéry» e «Dear Helmut» si intrattenevano regolarmente in inglese, mentre ora il telefono è muto. Helmut Schmidt e Mitterrand si sono visti l'ultima volta a fine novembre, al vertice della Comunità europea a Londra, ha detto il portavoce Becker, e i loro contatti si intensificheranno. Dopo che il primo ministro francese Mauroy sarà stato a Bonn alla fine di questo mese, Schmidt andrà nella capitale francese a fine febbraio per le regolari consultazioni semestrali prima di Pasqua, poi Mitterrand sarà ospite personale del Cancelliere nella sua casa di campagna sul lago di Brahm. presso Amburgo. In sostanza, da parte di Bonn si nega che vi sia quel «gelo» nelle relazioni tra la Francia e la Germania che i giornali mettono in evidenza. Anche se al messaggio di Capodanno di Mitterrand, nel quale 11 presidente francese proponeva un prudente «via da Yalta», il Cancelliere tedesco ha immediatamente risposto con un secco: • No, ' sarebbe la guerra'-, e questo benché una revisione delle sfere d'influenza in Europa tra Est e Ovest sia proprio nella logica dei tedeschi, in quanto la riunificazione delle due Germanie fa parte della Costituzione di Bonn. Tito Sansa