Firenze: una prima condanna per Niccolai (Steinhauslin)

Firenze: una prima condanna per Niccolai (Stejnhausjjn) Omessa cessione di valuta estera all'ufficio cambi Firenze: una prima condanna per Niccolai (Stejnhausjjn) Gli sono stati inflitti cinque mesi - Il banchiere è in carcere dal 16 ottobre dello scorso anno per malversazione di molti miliardi FIRENZE — Guido Niccolai, il dirigente della «Banca Steinhauslin» arrestato il 16 ottobre scorso per malversazione aggravata nell'ambito dell'inchiesta su operazioni illecite concernenti depositi di alcune decine di miliardi, è stato processato e condannato a cinque mesi (con la sospensione condizionale) e ad una multa di un milione e 600 mila lire, per una vicenda marginale all'inchiesta sull'istituto di credito fiorentino. Niccolai era stato denunciato per momessa cessione di valuta estera all'Ufficio italiano cambi» e per la detenzione illegale di una rivoltella • Cobra» 38 special: difeso dagli avvocati Terenzio Ducei e Oreste Dominioni, non si è presentato in aula e ha invia to al tribunale una lettera nella quale afferma di non poter assistere al processo per le «condizioni psichiche dovute alla lunga detenzione» Il 16 ottobre, poco prima dell'arresto, la Guardia di Finanza e il sostituto procuratore Michele Poi vani avevano perquisito l'ufficio di Niccolai presso l'istituto di credito e qui, insieme alle ricevute e agli altri documenti che ora fanno parte degli atti dell'inchiesta sulla «Steinhauslin», erano state sequestrate la rivoltella e valuta estera (franchi svizzeri, dollari, fiorini olandesi, escudo portoghesi) per due milioni e mezzo di lire. Niccolai aveva denunciato il possesso della rivoltella, ma questa doveva essere custodita nella sua abitazione nel comune di Impruneta e non a Firenze. Per questo è stato incriminato e processato. Il dirigente si era difeso sostenendo che l'arma l'aveva portata in banca perché doveva essere riparata. Per quanto riguarda la valuta estera, che secondo la legge doveva essere ceduta all'Ufficio cambi entro un mese dal suo ritorno in Italia, Niccolai aveva sostenuto in istruttoria che quei soldi erano le rimanenze delle sómme utilizzate in alcuni suoi viaggi di lavoro. Prosegue intanto l'istruttoria sulla «Banca Steinhauslin», affidata al giudice Stefano Campo, il quale si appresta a ordinare una perizia contabile, che dovrebbe essere lunga e complessa. Nell'anatre sono rimasti coinvolti, o travolti, numerosi miliardari. Come funzionava il meccanismo messo in moto da Niccolai è cosa piuttosto complessa e su questo punto l'interesse della magistratura appare molto attento. La «via Niccolai» alla ricchezza era semplice: il banchiere aveva ideato un sistema di libretti di risparmio non contabilizzati per i conti della banca che garantivano interessi molto alti.

Persone citate: Niccolai, Oreste Dominioni, Terenzio Ducei

Luoghi citati: Firenze, Impruneta, Italia, Niccolai