L'Urss accusa gli Stati Uniti di cercare la sospensione dei negoziati sui missili di Fabio Galvano

L'Urss accusa gli Sfati Uniti di cercare fa sospensione dei negoziati sai missili Monito ai Paesi dell'Europa occidentale: le sanzioni danneggerebbero voi L'Urss accusa gli Sfati Uniti di cercare fa sospensione dei negoziati sai missili «Sempre più isterica la reazione americana dopo il fallimento dei piani intesi a rovesciare il sistema socialista in Polonia» - «L'esperienza dimostra che è più facile sospendere le relazioni commerciali che riattivarle» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — L'Unione Sovietica, preoccupata dal vertice Nato di domani, mette le mani avanti: gli Stati Uniti, sostiene dalle pagine della Pravda, minacciano la sospensione del negoziato di Ginevra sugli euromissili per esercitare un'ulteriore pressione su Mosca. E' la prima volta che uno dei principali mass-media del Cremlino lancia questo tipo di allarme. Washington, scrive il giornale, «sto diventando sempre più isterica» dopo il fallimento dei «piani intesi a rovesciare il sistema socialista in Polonia: In questa luce è 'particolarmente pericoloso il fatto che nel suo sordido gioco l'amministrazione Usa cerchi di trasformare le trattative sulla limitazione delle armi nucleari in oggetto di baratto: Addirittura, afferma la Pravda, «si possono già sentire a Washington voci (...) che provocatoriamente prevedono il prossimo passo americano, e cioè la sospensione del negoziato sugli euromissili». Non è il solo monito rivolto all'Europa occidentale In questa vigilia del vertice Nato. In un altro articolo della Pravda, firmato dal ministro per il Commercio Estero Nikolaj Patolicev, si affrontano in modo più specifico i temi economici: Washington, si afferma, non fa altro che danneggiare i propri interessi se ignora, in un momento di recessione, un mercato in espansione come quello sovietico. Per questo, scrive il ministro, anche gli alleati europei degli Stati Uniti devono stare bene attenti ed evitare di aderire alle sanzioni commerciali americane: «/ Paesi che cederanno alle pressioni esercitate dall'altra parte dell'oceano pagheranno il loro gesto con la perdita della loro posizione nel quadro del nostro commercio estero: In ogni caso, sottolinea Patolicev, « l'esperienza dimostra che è molto più facile sospendere relazioni commerciali che riattivarle: E', quello del ministro, un chiaro monito a Paesi come la Francia, la Germania e l'Italia, i quali aderendo alle misure di Washington comprometterebbero irrimediabilmente alcuni dei più importanti programmi industriali sovietici, come ad esempio la costruzione del gasdotto siberiano. Sebbene da alcuni giorni Mosca sostenga di poterlo anche costruire da sola, le realtà tecniche indicano che dopo le sanzioni americane soltanto la collaborazione dell'Europa occidentale e del Giappone può evitare l'improvvisa morte del progetto, o perlomeno un suo rinvio, che farebbe sfumare le speranze sovietiche di massicci introiti di valuta pregiata a partire dal 1984. Anche le Izvestifa hanno lanciato ieri sera. In questo coro d'allarme, l'avvertimento che «non bisogna abbandonarsi alle illusioni; che «le posizioni dell'Europa occidentale sono incoerenti e contraddittorie; anche se — sottolinea il corsivista Aleksandr Bovin — «si vuote sperare che saggezza e realismo europei resistano alle pressioni del grande fratello americano». Finora, scrive il giornale del governo, le capitali europee non hanno seguito la strategia della Casa Bianca perché comprendono che «minacce e sanzioni non fanno parte della politica e non hanno effetto né su Varsavia né su Mosca». La Pravda e l'agenzia ufficiale Tass, nella loro continua denuncia dell''interferenza» americana in Polonia, parlano di «politica irragionevole» e di 'frenesia antisovietica». Accusano gli Usa di voler trasformare quella di Varsavia in una 'Crisi internazionale» con le loro 'assurde» accuse all'Urss. «La strategia di Washington — scrive il giornale del pcus — consiste nello spingere apertamente i controrivoluzionari polacchi a non deporre le armi e a sprofondare il Paese nel caos economico, e nell'aecrescere i problemi di Varsavia con la sospensione dei rapporti economici e con il blocco degli aiuti economici e alimentari». Per il resto le voci di Mosca tacciono: la sospensione della censura giornalistica, l'imminente riattivazione delle linee telefoniche interne e la ripresa dei voli della compagnia aerea hot, la lenta ma graduale scarcerazione di alcuni fra i cinquemila internati, la riapertura di alcune facoltà dell'università sono, per quanto la riguardano, 'questioni interne», mentre i sempre più difficili rapporti con gli Stati Uniti e con l'Europa (che potrebbero rivelarsi ancora più difficili dopo il vertice Nato di domani) sono temi che la toccano — anche formalmente — in modo diretto. Fabio Galvano

Persone citate: Aleksandr Bovin