Anno giudiziario con gli ermellini

Anno giudiziario con gli ermellini Torna l'inaugurazione vecchio stile Anno giudiziario con gli ermellini Stamane la consueta sfilata di giudici e la relazione del Pg - Dopo la cerimonia, incontro-dibattito Il nuovo anno giudiziario sarà inaugurato questa mattina in pompa magna e grande solennità. Si ritorna cioè all'antico: l'anno scorso il Consiglio superiore della magistratura aveva deciso di abolire una cerimonia da molti ritenuta ormai inutile e superata. Il nuovo Consiglio, eletto nel luglio scorso, ha invece ripristinato il rito. Ci sarà cosi il consueto corteo di ermellini bianchi e toghe rosse, con i picchetti che scattano sull'attenti e gli invitati (ogni anno però rispondono sempre meno autorità civili e militari). Due anni fa lo stesso procuratore generale Mario Bongioannini, che terrà anche oggi la relazione inaugurale, espresse dubbi •circa l'attualità, l'opportunità e l'utilità di questi monologhi e del fasto che li inquadra: La cerimonia comincerà alle 9,30 nella grande aula della prima sezione civile della Corte d'Appello. Il rito seguirà ritmi precisi. Dopo il saluto del presidente della Corte, Carlo Maria Pratis, il cancelliere capo dott. Cicerale illustrerà la composizione degli uffici. Toccherà poi al procuratore generale Mario Bongioannini leggere la relazione sull'attività giudiziaria nel distretto Piemonte e Valle d'Aosta. A differenza degli altri anni in cui l'alto magistrato si limitava ad un'esposizione lucida e fredda sull'andamento della criminalità a fornire un lungo elenco di dati sui reati più frequenti, questa volta il procuratore generale presenterà un quadro di quello che si sta facendo nel campo della giustizia. Toccherà soprattutto i dolenti temi dell'edilizia, del potenziamento degli organici. Sarà un'analisi delle carenze che travagliano da anni la magistratura piemontese. Il dott. Bongioannini si soffermerà poi sull'attività svolta dalle forze dell'ordine in quest'ultimo anno. Al termine della relazione il presidente della Corte d'Appello Pratis dichiarerà aperto l'anno giudiziario. Si concluderà cosi la parte pubblica e solenne della cerimonia. Seguirà un quarto d'ora dopo, un incontro-dibattito più ristretto, tra operatori della giustizia, personalità politiche, amministratori. Interverranno un rappresentante del Consiglio superiore della magistratura, uno del ministero di Grazia e Giustizia, il sindaco Novelli, gli avvocati. «Sarà il vero dibattito per gli addetti ai lavori» spiega il cancelliere capo della Corte d'Appello dott. Cicerale. Probabilmente parlerà il presidente dell'Ordine forense aw. Cabri. I legali torinesi avevano volutamente disertato la riunione seguita all'inaugurazione di due anni fa. •Inutile lanciare appelli e lamentarsi per promesse mai mantenute» avevano sostenuto allora. E l'opinione non sembra sia mutata nel frattempo. Nei corridoi del palazzo di giustizia si respira aria di delusione e di sfiducia. Nei giorni scorsi si è detto che l'Ordine forense avrebbe fatto sentire la sua voce anche nella prima parte della cerimonia, quella solenne, pubblica. Sarebbe stata la prima volta in trentanni : poi tutto è rientrato tra critiche e polemiche, anche se sfumate.

Persone citate: Bongioannini, Cabri, Carlo Maria Pratis, Cicerale, Mario Bongioannini, Pratis

Luoghi citati: Piemonte, Valle D'aosta