La federazione lombarda Cgil, Cisl, Uil per lo sciopero generale il 20 gennaio

La federazione lombarda Cgil, Cisl, UH per lo sciopero generale il 20 gennaio Segnale preoccupante mentre parte la consultazione nelle fabbriche La federazione lombarda Cgil, Cisl, UH per lo sciopero generale il 20 gennaio ROMA — Un segnale preoccupante è giunto dal consiglio generale della federazione lombarda Cgil-Cisl-Uil, proprio mentre a Roma erano in corso contemporaneamente il confronto governo-sindacati su prezzi e tariffe, e una conferenza stampa unitaria sulla consultazione in corso nelle fabbriche in merito alla proposta sindacale anti-inflazione. Il segretario generale della Cgil-Lombardia ha proposto di attuare il 20 gennaio uno sciopero generale di quattro ore nella Regione per dare una prima risposta a governo e imprenditori sul problema scottante dell 'occupazione. Anche in altre riunioni di organi sindacali ed assemblee sono emersi giudizi critici nei confronti della politica del governo e della stessa strategia impostata dalla federazione unita¬ ria. Ma il grosso della consultazione prenderà il via VII gennaio per concludersi il 20, cioè in tempo per raccogliere i risultati e prospettarli il 25 ai tre consìgli generali della Cgil, della Cisl e della UH convocati insieme per valutare gli sviluppi della situazione e definire la linea per i mesi successivi. In quella sede dovrà essere sciolto il nodo sulla possibilità concreta di realizzare o no il patto anti-inflazione sollecitato dal governo. Nel caso positivo, entro la prima decade di febbraio potrebbero verificarsi novità significative. La proposta sindacale, hanno precisato nella conferenza stampa i segretari confederali Colombo, Larizza, Ceremigna e Rastrelli, è stata stampata in due milioni e mezzo di copie ed è stata diffusa «in un modo che non ha precedenti per nessun altro documen¬ to sindacale». Colombo della Cisl ha osservato: «La consultazione non si presenta facile, perché abbiamo alle spalle diciotto mesi di rapporti scabrosi tra le confederazioni e gli strascichi non potranno essere superati d'incanto. I dirigènti della federazione unitaria hanno confermato piena disponibilità a concludere l'accorcio con «l'interlocutore con il quale è stato avviato il discorso», cioè il governo Spadolini. «Se, d'altra parte, aspetti fondamentali dei nove punti che proponiamo — ha concluso Ceremigna della Cgil — e che coinvolgono scelte di politica an- ti-inflazionistica, per il Mezzogiorno, di politica industriale ed economica, non verranno accolti, si andrà alla rottura con il governo. g. c. f.

Persone citate: Larizza, Spadolini

Luoghi citati: Roma