Per quaranta giorni il re delle pellicce prigioniero a Torino

Per quaranta giorni il re delle pellicce prigioniera a Tarine Per quaranta giorni il re delle pellicce prigioniera a Tarine Fu la prima tappa dell'odissea di Ravizza Poi venne ceduto a un'altra gang calabrese TORINO — Da alcuni giorni i carabinieri del Nucleo operativo di Milano e Pavia — coadiuvati dai colleghi di Torino — setacciano la periferia torinese e alcune zone della provincia alla ricerca dell'alloggio nel quale è stato tenuto 40 giorni prigioniero Giuliano Ravizza di Pavia, «il re delle pellicce», liberato in Aspromonte il 24 dicembre. Della banda che sequestrò Ravizza finora sono state arrestate 15 persone, undici in Calabria e quattro in Pie mon te. Quest'ultime sono Ornella Trigolo, 31 anni, Armando Fragomeni 26 anni, bloccati a Bussoleno, in Val di Susa. Nel loro alloggio sono stati trovati 50 milioni ed una pistola cali bro 38. Erano appena tornati dalla Calabria, quando la donna durante la perquisizione dell'alloggio cercò di fuggi re da una finestra. Gli altri due sono Antonio Musolino, 34 anni, e Bruno Fornelli, 44 anni, di Mathi Canavese. Quest'ultimo è sospettato di avere fornito il casolare nel quale Ravizza venne tenuto prigioniero. Nei giorni scorsi — i carabinieri non confermano, ma neppure smentiscono — il Ravizza sarebbe stato accompagnato dagli inquirenti in alcune zone, dove presumibilmente era stato nascosto dai sequestratori. Forse la località potrà essere individuata nei prossimi giorni. Il «re delle pellicce» (4 miliardi di riscatto) — stando alle indiscrezioni — sarebbe stato rapito da una banda che lo ha tenuto 40 giorni nascosto in Piemonte. Poi sarebbe stato «passato» ad un'altra cosca calabrese, che ha provveduto ad ottenere il denaro. Ma dopo una settimana ai loro polsi erano già scattate le manette. g. d.

Persone citate: Antonio Musolino, Armando Fragomeni, Bruno Fornelli, Giuliano Ravizza, Ravizza