Durissimo scontro Israele-Paesi arabi sul Golan all'Onu
Durissimo scontro Israele-Paesi arabi sul Golan all'Onu Durissimo scontro Israele-Paesi arabi sul Golan all'Onu DALLA REDAZIONE DI NEW YORK NEW YORK — Dopo ano dei più duri scontri tra Israele ed I Paesi arabi mai verificatisi all'Onu, il dibattito sol Golan al Consiglio di sicurezza ha registrato Ieri un'impasse. Consultazioni febbrili sono in corso dietro le quinte per evitare che la situazione si esasperi, che una niova crisi scoppi in Medio Oriente. I Paesi europei vorrebbero che la Siria «ammorbidisse» la sua mozione, che chiede la rottura dei rapporti diplomatici con Tel Aviv, il blocco economico e la fine di ogni aiuto militare. Gli Stati Uniti hanno ribadito che opporranno il veto, a meno che non si delinei un compromesso, e la loro presa di posizione è stata condivisa dall'Inghilterra e dalla Francia. A Washington, il Dipartimento di Stato ha confermato che Haig si recherà al Cairo e in Israele il 13 e 14 gennaio prossimi. Il viaggio potrebbe essere esteso ad alcuni Paesi arabi moderati se la Siria rinunciasse almeno in parte alle sue richieste. Lo scoppio d'ira più clamoroso del dibattito è stato quello dell'ambasciatore del Kuwait, Abulhassan, uomo abitualmente equilibrato, che ha paragonato Israele alla Germania nazista, accusandola di praticare «la legge della giungla». L'ambasciatore siriano, Fattal, ha parlato di Tel Aviv come di «un pazzo deciso a seminare il caos nel nostro universo». Battendo i pugni sul tavolo ha gridato: •La Siria non capitolerà mai Vogliamo sanzioni contro questo comportamento e le otterremo». L'ambasciatore israeliano Blum, ha replicato agli attacchi con freddezza, afferman do che «le richieste dei Paesi arabi sono indegne». «Il Golan è sempre servito alla Si ria per attaccarci — ha detto — con quale logica lo rivendi ca adesso come strumento di pace?». Blum ha offerto di negoziare un accordo con Damasco sulla base delle mozioni dell'Onu per il ritiro delle truppe dai territori oc cupatL «Non noi, ma voi im ponete la logica della violenza anziché quella del negoziato» ha concluso. Nel dibattito, Stati Uniti e Urss hanno tenuto una condotta moderato. L'ambasciatrice americana, Kirkpatrick, ha esortato i membri del Consiglio di sicurezza a non esacerbare le tensioni e ; cercare il compromesso. Ma Paesi arabi hanno attaccato anche la superpotenza, sostenendo che essa di fatto condona e, peggio ancora, incoraggia l'aggressione israeliana. In dicembre, gli Stati Uniti avevano votato una ri soluzione che dichiarava l'annessione del Golan «nulla e illegale», e sospeso l'accordo strategico appena concluso con Tel Aviv.
Persone citate: Blum, Fattal, Golan, Haig, Kirkpatrick
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