Quella «pepata» lettera aperta ai turisti della Valle d'Aosta di Piero Cerati

Quella «pepata» lettera aperta ai turisti della Valle d'Aosta «Mostrateci anche quest'anno l'alto grado di civiltà a cui siete giunti» Quella «pepata» lettera aperta ai turisti della Valle d'Aosta AOSTA — «Benvenuti!» è scritto sul volantino tra una ghirlanda di foglie e fiori con sullo sfondo il disneyano castello di Saint-Pierre. E continua: 'Cari turisti, i valdostani, custodi fedeli di questa bella valle scelta per le vostre vacanze, Vi augurano il benvenuto». Il manifestino, firmato dalla «Jeunesse valdòtaine», è stato distribuito poco prima di Capodanno. Sembra a tutta prima un augurio di buona vacanza, ma il testo che segue al saluto è di tutt'altro tono. 'Nei posti da voi preferiti troverete cemento in abbondanza, asfalto, fumo, puzzo e auto dappertutto; folla e fracasso nei paesi, traffico rabbioso e code sulle strade... tutto come in città». Sin qui è una manifestazione di autolesionismo, perché la Valle d'Aosta vive sul turismo, che è la sua industria più redditizia e per la quale impegna miliardi (il pei, che è al l'opposizione, nel suo piano di sviluppo ha chiesto di stan ziarne 70 per il settore). E anche l'accenno alla gastronomia locale non è dei più felici: «Porrete continuare a mangiare i vostri cibi inscatolati e impacchettati che fanno tanto bene alla salute». Subito dopo il tono cambia. •Mostrateci anche quest'anno l'alto grado di civiltà a cui siete giunti e al quale Noi desideriamo tanto arrivare. Percorrete a tutta birra le nostre strade! Investite i nostri vecchi, bambini e animali! Siate sempre sprezzanti e arroganti. Incendiate i boschi! Lasciate immondizie dappertutto! Strappate i fiori! Sfondate le porte delle nostre baite! Lanciatevi a bomba come tanti piccoli Klammer sulle nostre piste: la "Valanga azzurra" siete anche voi!». Non poteva mancare un accenno alle colate di cemento (e questo in parte giustificato, se inserito in altro contesto: la polemica sullo scempio del paesaggio è arcinota e arciribattuta). •Comprate senza paura alloggi in questi magnifichi condomini; potrete scegliere tra lo stile Nuove Carceri di Courmayeur; lo stile Manicomio Modello di Cervinia; 10 stile Cimitero Monumentale di Pila». Chissà che soddisfazione per le aziende di sog giorno. E il volantino continua tentando di accreditare la vecchia polemica tra campagna e città, tra la civiltà rurale e il modello industriale. In chiusura compaiono «papà Agnelli, Berlusconi e i loro Grandi Amici, "essi" che vi danno tutti i desideri e i mezzi per soddisfarli, saranno contenti che anche queste teste dure di Valdostani entrino a far parte della vostra ordinata famiglia». E volantino che ha sollevato qualche malumore in Valle, non è però cosa nuova: ripete quasi parola per parola un altro manifestino apparso nel 1974 senza firma. Non vi compariva Berlusconi (allora era in ombra), v'era acceno a La Stampa e al Corriere della Sera (peraltro assai benevolo visto il tono un po' iettatorio del testo). Si parlava già di carceri, di manicomi, tombe, vecchi, bambini, animali travolti sadicamente, porte sfondate, e cosi via. Per quanto se ne sa, 11 volantino era opera di gruppi ecologici, però era e resta ancor oggi anonimo. Ora ricompare, con tono meno grezzo, più duttile e in qVaugnzncir ! tellettualistico firmato dalla Jeunesse valdòtaine». ri o r o e a La «Jeunesse valdòtaine» è il movimento giovanile dell'Union Valdòtaine. Il segretario, Pierre Aymonod, insegnante di scuola media, dice: «/; volantino del 1974 non è stato emesso dal nostro movimento. Quest'anno invece il documento è ufficiale. Abbiamo riluto denunciare le distorsioni di un certo turismo, che trasforma le località valdostane in colonie di gente venuta dalle grandi città. In località come Courmayeur e Cervinia gli stessi turisti mai potranno comprendere la genuina realtà della Valle e il vero carattere dei valligiani». Sono parole che ricordano Guido Rey, alpinista e scrittore, che se ne andò dal Breuil quando giunse la strada da Valtournenche voluta dagli abitanti della Valle. Ma percé una contestazione dai toni grotteschi? •La forma pittoresca usata nel volantino ha una spiegazione. Doveva colpire, scatenare un dibattito. Ripetendo cose scontate sarebbe passato in silenzio. Ci scusiamo dell'ironìa forse esagerata, ma era necessario mantenere una certa provocazione. Noi comunque crediamo nella primaria funzione del turismo per l'economia valdostana. Da parte nostra auspichiamo il potenziamento dell'agrituri smo, lo sviluppo dei piccoli paesi di montagna, la partecipazione all'attività turistica dei valdostani». Piero Cerati

Persone citate: Agnelli, Benvenuti, Berlusconi, Grandi Amici, Guido Rey, Klammer, Pierre Aymonod

Luoghi citati: Aosta, Breuil, Courmayeur, Pila, Saint-pierre, Valle D'aosta, Valtournenche