Banditi scatenati, sei rapine in cinque minuti Negoziante picchiato, orefice preso a morsi

Banditi scatenati, sei rapine in cinque minuti Negoziante picchiato, orefice preso a morsi Intorno alle 19 di ieri, nel caos del traffico, paralizzato dallo sciopero degli autobus Banditi scatenati, sei rapine in cinque minuti Negoziante picchiato, orefice preso a morsi Il primo è stato aggredito da due giovani, nervosissimi, la moglie e la figlia chiuse in uno sgabuzzino; il secondo ha tentato di ribellarsi - Da un furgone postale rapinati due sacchi di valori; bottino di quattro milioni in un alloggio Sei rapine in cinque minuti, tra le 19 e le 19,05, al momento di chiusura dei negozi e nel caos del traffico cittadino, difficile anche per lo sciopero dei tram. Cinque rapine sono avvenute in città la sesta a Vinovo. Le sequenze più drammatiche in una oreficeria di via Vibò 48 e in un negozio di mercerie e abbigliamento di via Gottardo 277. In entrambi i casi i titolari dei negozi sono stati feriti. Nell'emporio di via Gottardo, la titolare Gina Avedano, 58 anni, il marito Gusmano Martinelli, 68 anni, e la figlia Maria Grazia, 30 anni, hanno già fatto i conti della giornata. La signora Gina ha appena il tempo di infilarsi l'incasso, circa un milione, in tasca, quando irrompono due ragazzi, pistole in pugno e la classica intimazione: «Dateci tutto quello che avete, fuori i soldi». La donna tenta di replicare: «/Von abbiamo nulla». I due nervosissimi, si scatenano, buttano a terra i tre e colpiscono con il calcio della pistola l'uomo. Fanno rialzare madre e figlia, le perquisiscono, trovando i soldi, strappa- no dal dito della giovane un anello con brillantino, poi le chiudono in uno sgabuzzino. Chiedono ancora soldi all'uomo, frugano dappertutto, poi fuggono. Gusmano Martinelli viene soccorso ed accompagnato all'Astanteria Martini, dove i medici lo trattengono in osservazione per ferite alla testa. Nella gioielleria di via Vibò 48, c'è solo il titolare, Trauner Bernardini, 45 anni. Anche qui si stanno per tirar giù le saracinesche. Alla porta — sempre chiusa, per sicurezza, anche perché la gioielleria è già stata rapinata sei mesi fa — si presenta un giovane elegante con giubbotto di pelle; il Bernardini gli apre rimanendo però sull'ingresso. L'uomo chiede di vedere un orologio; in quel momento arriva un complice rimasto nel l'ombra, che con un calcio ir rompe nel negozio. In mano ai due compaiono le pistole, n Bernardini non si perde d'animo e s'avventa contro il bandito che gli si è presentato per primo, bloc candogli il braccio armato l'altro lo tempesta di colpi con il calcio della rivoltella alla nuca. Ma l'orefice non molla Allora il malvivente bloccato tenta il tutto per tutto per liberarsi: addenta l'orecchio e la guancia del Bernardini lasciandogli segni evidenti. Proprio in quel momento sulla porta si affaccia un passante e l'orefice urla «Aiuto, aiuto, mi stanno rapinando» due banditi riescono a divincolarsi a mani vuote e fuggo no rompendo il vetro della porta blindata e minacciando il gioielUiere: «Stai attento e zitto. Ritorneremo per ammazzarti». Le altre rapine avvengono, sempre in quei fatidici 5 minuti alle poste di Porta Susa, in un alloggio di via Oslavia, in un secondo appartamento in corso Corsica e in una tabaccheria di Vinovo. Il bottino più cospicuo lo fanno in via Oslavia 67, dove due giovanissimi armati di fucili a canne mozze riescono a farsi aprire la porta dell'alloggio di Maria Angelica Caf farena. 48 anni. La donna si trova di fronte i banditi che la spingono in casa, e, mentre uno la tiene sotto tiro, l'altro riesce a trovare pellicce e argenteria per circa 4 milioni. Una coppia di malviventi armati di pistola in azione anche a Porta Susa, dove alcuni dipendenti stavano scaricando sacchi contenenti valori da un treno proveniente da Pont Canavese. I banditi hanno intimato agli operai di stare fermi e sono fuggiti — pare su una «A 112» —con due sacchi. Seconda rapina in un allog- sica 176: protagonisti sempre due ragazzi armati di rivoltella, forse drogati. Stessa tecnica di via Oslavia: suonano alla porta di Salvatore Orlando, 46 anni e appena apre lo spingono in casa con le armi in pugno e urlano: •Dacci tutto quello che hai!». Fuggono con un centinaio di biglietti da mille. Infine a Vinovo. Ancora due giovani a volto scoperto, ancora pistole. I due entrano in una tabaccheria, obbligano il titolare ad aprire la cassa e fuggono con circa 200 mila lire. it Vincenzo Lo Muscio. 55 anni, via Vajont 5, Pianezza,, ha denunciato ai carabinieri che. ieri pomeriggio, Pietro Caronna, 25 anni, via San Gillio 28, Pianezza, si è presentato in casa sua e ha obbligato la figlia Isabella di 22 anni a seguirlo. I due giovani, sposati da circa un anno, da poco tempo si erano separati. L'orefice Trauner Bernardini - Gusmano Martinelli ferito

Luoghi citati: Pianezza, Vinovo