Napoli violenta: altri due assassinati Dieci arrestati della banda di Cutolo

Napoli violenta: nitrì due assassinati Pieci arrestati della banda di Cufo/o La malavita continua ad imperversare nonostante l'impegno delle forze dell'ordine Napoli violenta: nitrì due assassinati Pieci arrestati della banda di Cufo/o Una delle vittime è un operaio che si è ribellato ai rapinatori; l'altra è un pregiudicato «giustiziato» da due killer - I carabinieri hanno sgominato una gang che estorceva denaro a molti concessionari di automobili NAPOLI — Già due omicidi dopo i 247 dell'81 in questa città che non conosce pace. La prima vittima é un operaio di 39 anni, Pasquale Russo, due figli, che la sera tra lunedi e martedì si trovava nel circolo ricreativo «Madonna dell'Arco» di Acerra a giocare a carte con alcuni amici. Era da poco passata mezzanotte, quando sono entrati due giovani armati e mascherati: uno è rimasto sulla porta, l'altro si è fatto consegnare dalle persone sedute ai tavoli portafogli e orologi. Pasquale Russo non si è rassegnato a perdere quelle poche lire che aveva in tasca e ha affrontato uno dei banditi, quello che gli era più vicino. C'è stata una breve, ma cruenta lotta poi dalle armi dei malviventi sono partite le pallottole che hanno centrato l'operaio alla testa. E' morto due ore dopo all'ospedale senza riprendere conoscenza. Gli assassina sono sconosciuti. L'altro delitto a San Giorgio a Cremano, ieri pomeriggio. E' stato assassinato a col pi di pistola da due killers Giuseppe Vollaro. 47 anni fratello del noto boss della camorra Luigi detto «o califfo». Giuseppe era molto conosciuto a Portici dove aveva in pugno il contrabbando di sigarette, dominio che gli derivava anche grazie al potenti appoggi nella mafia palermitana. I Vollaro furono già protagonisti nella «guerra» tra siciliani e marsigliesi, negli Anni 70, per il controllo del traffico delle «bionde». A Napoli, intanto, i carabinieri hanno sgominato una banda di cutoliani affiliata al clan della «nuova camorra». Dieci persone specializzate nell'estorsione a concessionari di automobili sono state arrestate: due si trovavano già in carcere, tra cui il capo dell'organizzazione. I militari dal mese di settembre erano sulle loro tracce ed hanno potuto acquisire, nonostante la tenace omertà delle vittime, i metodi di sopraffazione adottati dalla banda per imporre la loro «protezione». La mente del racket è Mario Incarnato, 28 anni, uno dei luogotenenti più spietati di Cutolo e killer del vicedirettore del carcere di Poggioreale, Giuseppe Salvia, assassinato mentre rientrava a casa nell'aprile scorso per aver rifiutato al boss della camorra di prorogare il permesso di soggiorno nell'istituto di pena napoletano. Incarnato, in carcere dalla fine di luglio dello scorso anno, riusciva a dirigere le fila della criminale organizzazione anche dall'in terno di una cella. Le indagini hanno stabilito che erano stati presi di mira i concessionari di auto di Barra, Volla, Ponticello, Ercolano, Torre del Greco, Santa Anastasia. In cambio di denaro, di esose tangenti, talvolta richiedevano la cessione di macchine. Fiat 131. Ritmo, A 112. Talbot. Renault, Citroen... che venivano regolarmente immatricolate ed intestate a compiacenti nomi di donne in avanzata età, superiore ai 70 anni. L'espediente aveva fruttato in pochi mesi affari del valore di oltre mezzo miliardo di lire. La recente operazione dei carabinieri apre un capitolo inquietante nella lotta alla delinquenza organizzata e potrebbe chiarire omicidi rimasti finora impuniti in cui hanno trovato tragica fine o sono misteriosamente scomparsi concessionari di auto. Gli arrestati sono Antonio Ricciardi, 41 anni. Luigi Mauriello, 31. Ciro Di Dato. 21. Ciro Terracciano, 28, Carmine Bolognini, 27, Michele Terracciano, 54, e Giacomo Terracciano, 29 (tutti omonimi), Giuseppe Esposito, 22, Achille De Simone, 30, Pietro Cozzolino. 20. Luciano Liguori, 27 anni e Mario Incarnato sono detenuti a Poggioreale anche per altri reati gravi. Adriaco Luise Questo è il luogo dove, nel novembre dello scorso anno, due luogotenenti del «boss» Cutolo furono giustiziati a Napoli: gli omicidi, che nel corso dell'81 furono ben 235, continuano ed anche ieri altre due persone sono state uccise. Sono le prime del nuovo anno

Luoghi citati: Acerra, Napoli, Portici, San Giorgio A Cremano, Volla